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La sorpresa Cracco

Lariofiere: dal 3 al 6 aprile l’edizione numero 24 sull’enogastronomia come fattore che genera fiducia - Al grande chef la consegna di un premio alla carriera

ERBA

Sarà una gastronomia di “conforto” quella del prossimo futuro e a questo tema, che unisce l’aspetto sociale del star bene a tavola con quello tecnico della buona cucina, è dedicata la 24esima edizione di RistorExpo, dal 3 al 6 aprile a Lariofiere Erba.

Quattro giornate presentate ieri dedicate ai professionisti della ristorazione e dell’accoglienza con laboratori, incontri e ospiti d’eccezione.

Tra questi lo chef Carlo Cracco, al quale sarà conferito il premio alla carriera Ristorexpo 2022 alle 12.00 di lunedì 4 aprile in sala Porro. A seguire il suo speciale Masterclass accompagnato dallo chef Luca Sacchi. Carlo Cracco di recente si sta dedicando a nuovi progetti imprenditoriali: due nuovi ristoranti milanesi e la scorsa estate ha inaugurato un suo locale a Portofino.

Tutto il programma di Ristorexpo è denso di appuntamenti, gli espositori sono 180 e altri 20 tra enti, istituzioni e scuole hanno dato la loro adesione: segno di un desiderio di ripartire con ottimismo e fiducia per il primo evento in presenza dopo la pandemia. Come ha sottolineato Fabio Dadati, presidente di Lariofiere: «Ristorexpo si è affermata nel panorama fieristico italiano non solo per le intuizioni tematiche che propone, ma anche come punto di riferimento per i professionisti del settore. Un marketplace contemporaneo nel quale trovare soluzioni innovative di fornitura grazie alla presenza di aziende leader anche a livello nazionale e internazionale».

Il format della manifestazione abbina ai grandi chef ed esperti dell’enogastronomia la presenza delle più importanti aziende fornitrici di attrezzature e servizi per la ristorazione e per l’accoglienza. Proprio a segnare il cambiamento profondo indotto da questi due anni di trasformazione anche sociale, si è voluto dedicare Ristorexpo al “conforto”, nel senso che «il cibo e, più in generale l’enogastronomia, hanno una funzione essenziale: mangiare e bere sono azioni indispensabili per il benessere e la conservazione del corpo e della mente - ha spiegato Giovanni Ciceri, ideatore e curatore della mostra - nel tempo il cibo ha acquisito significati più profondi che si allontanano dalla semplice funzione fisiologica andando ad abbracciare quella sociale. Infatti oggi le scelte enogastronomiche hanno spesso a che fare con la socialità, con il piacere, con il senso di appartenenza e la convivialità. Il cibo può avere una straordinaria funzione consolatoria, ma anche e soprattutto può divenire la tavola del conforto, della serenità e tranquillità». Recupera valore l’autenticità e il concetto di ospitalità, come ha spiegato Giacomo Mojoli giornalista, per questo nuovi linguaggi e modelli culturali saranno necessari a raccontare la cucina che sarà, più familiare e meno tecnica, ugualmente di qualità. L’appuntamento con il giornalismo gastronomico è previsto per lunedì pomeriggio, alle 15.30, in Sala Porro.

A salutare l’avvio di Ristorexpo, oltre a una selezione dei protagonisti, è intervenuta anche Veronica Airoldi, sindaco di Erba e vicepresidente Lariofiere, che ha sottolineato l’importanza dell’evento in presenza, fondamentale per la ripresa delle relazioni tra le imprese. Uno degli obiettivi della fiera è infatti favorire gli scambi B2B fra gli operatori, tracciare le nuove tendenze del settore, promuovere le eccellenze agroalimentari locali e nazionali, creare occasioni di formazione per i giovani. «In particolare il loro coinvolgimento - come ha tenuto a ricordare Graziano Monetti, direttore Confcommercio Como - è fondamentale per lo sviluppo».

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