Cronaca / Lecco città
Giovedì 16 Gennaio 2025
Tilt dei server del ministero: 25 appuntamenti rinviati per la carta d’identità a Lecco
Disavventura in mattinata per alcuni cittadini. L’assessore: «Disagio sporadico, ma in generale il sistema funziona»
Venticinque appuntamenti rinviati, questa mattina, per chi voleva fare, o rifare, la carta d’identità elettronica a Palazzo Bovara. Ma il Comune di Lecco, ufficio anagrafe, sezione staccata carte d’identità (sportello 1), non ha colpe: è venuto a mancare per problemi centrali, legati al server del ministero dell’Interno, il collegamento con il “cervellone” nazionale che elabora i dati inseriti a livello locale.
Insomma, una mattinata buttata via per i tanti lavoratori che hanno chiesto permessi sul lavoro o si sono affannati nel trovare il tempo libero necessario a ottenere il prezioso documento. Purtroppo la cortesia e la competenza degli addetti ai lavori del Comune non ha potuto ovviare al disagio creato centralmente, da Roma. L’assessore alla partita, Roberto Pietrobelli, però, spiega che si tratta di problemi molto rari e del tutto occasionali e imprevedibili: «A volte, del tutto inaspettatamente e imprevedibilmente, capita che magari per dei ripristini, per degli aggiornamenti informatici, o per dei guasti centrali, si debba rimandare indietro i cittadini. Magari capita in una settimana due volte, ma poi non capita più per mesi... è del tutto sporadico questo disagio. Ma la situazione carte d’identità è ampiamente sotto controllo».
Una volta c’era polemica perché solo per ottenere un appuntamento ci si metteva mesi e mesi. Adesso non è più così: «No, adesso siamo abbastanza in linea anche perché noi abbiamo adottato questo nuovo criterio: anticipiamo le scadenze delle varie carte di identità dando gli avvisi ai cittadini di presentarsi prima della scadenza stessa. Ed evitiamo l’ammassamento di tutti quelli che si accorgono tardi di avere un documento che scade entro breve».
Questa operazione di “richiamo”, permette agli uffici di non avere più tante urgenze tutte assieme allo sportello: «Teniamo comunque degli slot dedicati alle urgenze, ma tutti gli altri sono regolarmente schedulati prima della scadenza naturale della carta d’identità. Li chiamiamo, cioè, sei mesi prima che la carta scada. Questo è un po’ il meccanismo», aggiunge ancora Roberto Pietrobelli.
Il tempo medio di attesa per avere un appuntamento, oramai, non supera il mese: «Di solito entro il mese riusciamo a evadere le richieste “normali”. Le urgenze particolari, invece, riusciamo spesso a risolverle entro una settimana».
E al momento dell’emissione della carta d’identità si può esprimere anche il consenso alla donazione organi, diventata molto importante a Lecco dopo che il nostro ospedale ha vinto il premio “Stella” per la sua attività di prelievo di organi, in costante aumento: «Ne siamo consapevoli. Ma per legge viene comunque chiesto a tutti e ricordata questa possibilità di esprimere il proprio consenso preventivo. E qualcuno sfrutta questa possibilità, in sede di emissione della carta».
Naturalmente per farlo bisogna essere consapevoli di quel che si va ad autorizzare, per cui è il caso di informarsi preventivamente. Ma anche in questo, i lecchesi si confermano cittadini solerti e attenti.
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