Territorio unito contro la violenza sulle donne
Un protocollo d’intesa riveduto e corretto rispetto a quello dello scorso anno e uno operativo che, nel nome della concretezza, stabilisce chi fa cosa. Istituzioni ed associazioni territoriali si mettono in rete per fornire risposte tempestive ed efficaci contro un fenomeno dal quale la valle non è esente.
Nel 2015 sono state 45 le donne prese in carico dalla rete interistituzionale, cui si aggiungono le settanta che si sono rivolte all’associazione Tua e le altre di Ardenno. E si tratta solo dei casi emersi. Dall’inizio dell’anno l’Asst ha segnalato dieci casi sospetti tra quelli trattati al Pronto soccorso.
Numeri importanti ai quali il territorio risponde con i due protocolli, ma che si sostanzia in interventi giornalieri. «Tanti piccoli tasselli - le parole del sindaco di Sondrio Alcide Molteni -, frutto del lavoro di tante persone che tutti i giorni si adoperano per rendere l’intervento più organico e che ci portano a questo passo importante».
Nello specifico il protocollo d’intesa, oltre all’obiettivo di promuovere e consolidare una rete antiviolenza efficace ed operativa, nasce per sviluppare procedure operative che permettano interventi tempestivi, efficaci, integrati ed estesi a tutto il territorio provinciale.
Diversi, dunque, gli enti firmatari - l’unico extraterritoriale è Telefono donna di Lecco -, a certificare che la forza del protocollo sta nella capacità di collaborare.
«Mettere insieme così tanti soggetti, anche diversi non è cosa banale - dice il presidente della Provincia Luca Della Bitta -. La presenza della Provincia vuole dire innanzitutto questo: volontà di affrontare il tema coinvolgendo tutto il territorio perché le vittime non debbano sentirsi sole».
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