Cronaca / Lecco città
Lunedì 14 Marzo 2016
«Tenete giù le mani
dalle nostre scuole»
Lecco, ottocento firme in due giorni a Chiuso. Dura presa di posizione dei genitori di Bonacina. E adesso anche le opposizioni attaccano l’assessore
Ottocento firme raccolte in due giorni contro l’ipotizzata chiusura della scuola elementare Torri Tarelli di Chiuso. Una petizione a Malnago e un’altra a Bonacina per dire no alla soppressione della prima elementare in entrambe le scuole, come deciso sabato del dirigente scolastico Angelo Falcone, a cui fa capo il comprensivo “Lecco 2”.
I ventiquattro bambini, dieci di Malnago e quattordici di Bonacina, andranno all’elementare Diaz di San Giovanni. E’ grande la delusione nel rione di Bonacina. I genitori sono amareggiati per le modalità con cui il Comune di Lecco.
«Difenderemo la nostra scuola e i valori che rappresenta con tutti i mezzi a disposizione. Per mesi, o meglio dire per anni, abbiamo ascoltato in silenzio le ipotesi chiusura, ma non abbiamo mai visto un serio progetto di riorganizzazione e ancora una volta il problema esplode con le nuove iscrizioni- dicono i genitori -. L’assessore a gennaio dichiarava che la situazione doveva essere affrontata con coraggio e serietà. Non abbiamo trovato molto serio mettere i genitori di bambini che rischiano di non trovare posto nella scuola che vorrebbero a prendere decisioni che non spettano loro. Come non troviamo una soluzione coraggiosa e nemmeno lungimirante metterli tutti alla primaria di San Giovanni».
La Diaz non è in grado di ospitare tre sezioni complete dalla prima alla quinta «ha solo una classe libera perché due anni fa hanno formato una sola prima. Ci sembra una soluzione tampone, che allontanerà i bambini di Malnago e Bonacina dai loro quartieri – proseguono i genitori - se è vero come dice l’assessore Rizzolino, che oggi le famiglie non hanno più problemi di trasporto, andrebbero aiutate a gestire la quotidianità e bisognerebbe andare incontro ad una mobilità più sostenibile».
«Sono mancati il dialogo e la condivisione. L’assessore vuole fare da solo e non rispetta le esigenze delle famiglie – dice Filippo Boscagli, consigliere comunale di Ncd -, questa non è una riforma ma un qualcosa di raffazzonato. Così si uccidono i rioni. Rizzolino verrà ricordato per la distruzione delle scuole». A lui fa eco Cinzia Bettega, capogruppo della Lega. «Manca la condivisione. Le scuole non dei rioni non si chiudono ma si fanno vivere, sono il fulcro della vita nei quartieri. Non attivare la prima elementare vuol dire segnare il futuro delle scuole di Malnago e Bonacina». Per Massimo Riva del Movimento “5 Stelle” chiudere le scuole «vuol dire desertificare i rioni. Le scuole sono fondamentali per animare i quartieri e portare la gente a viverci. Non si deve tenere conto solo dei numeri ma di tutto il contesto».
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