Tempi di attesa e screening: la classifica della sanità premia Ats Brianza

Ats Brianza è una delle Ats, agenzia di tutela della salute, italiane più performanti. Ad affermarlo è Agenas Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, che, da quando è stata istituita, monitora l’andamento delle prestazioni delle singole Ats, Asl, Ast a seconda della dicitura regionale.

Si scopre poi, che a fronte di tutte le altre agenzie di tutela della salute, è la dodicesima per adesione ai programmi di screening in Italia sulla popolazione target. Nel monzese e nel lecchese Ats Brianza ha ottenuto un’adesione del 48,15 per cento per lo screening del tumore alla mammella. Tredicesima, poi, per prevenzione del tumore del colon retto, con una percentuale del 32,76 per cento. Ed è 14esima per prevenzione del tumore alla cervice con un comunque lusinghiero 31,13 per cento. E di sicuro la Brianza, e il lecchese, si confermano territori assolutamente affidabili nei pagamenti: Ats Brianza è ultima in Italia nell’indice di ritardo nei pagamenti delle fatture con un meno 43 giorni. Primo nei ritardi Napoli Sud con 28 giorni di ritardo medio e poi Napoli Nord con 15 giorni. Toscana Sud Est e Toscana Ovest (rispettivamente 14 e 12) seguono a ruota.

Ma in Brianza si pagano mediamente subito le fatture sanitarie. Ottimo anche l’indice di vetustà delle grandi apparecchiature: soltanto il 10 per cento delle apparecchiature di Ats Brianza ha più di 10 anni, che gli vale il quinto posto in Italia. A stupire è che tra le Ast, Asl, Ats più tecnologicamente “avanzate” ci siano non tanto Bergamo (che non ha apparecchiature sopra i 10 anni), quanto Napoli Centro (2,17 per cento), Roma 2 e Caserta (5,88). Vuol dire che quel che, di male, si dice sulla sanità in Meridione è tutto sbagliato? In effetti lo stupore continua se si parla di rispetto dei tempi di attesa.

Per Agenas, Ats Brianza è quattordicesima per il rispetto dei tempi di attesa in interventi di colecistectomia, protesi anca/ginocchio/spalla, per classe di priorità. Sono interventi “tipo”, che danno il polso della situazione in merito alla capacità di assorbimento delle richieste di intervento. Ma a stupire non è il 14° posto di Ats Brianza, bensì il fatto che ai primissimi posti dopo Padova (Euganea, prima in classifica), ci siano Napoli Sud, Caserta e Catania (dal secondo al quarto posto), e che tra le prime dieci Ats per rispetto delle tempistiche ci siano ben sei aziende sanitarie del profondo sud.

O ci hanno sempre raccontato bugie sulla “supremazia sanitaria” lombarda, o c’è qualcosa in questi dati che ci sfugge. Tutto, infatti, sembra tornare nei canoni di quanto ci si attende se si parla di degenza media nei reparti di medicina interna e geriatria: dopo Torino (14,39 giorni), e città metropolitana di Milano (12,97) c’è proprio Ats Brianza con un ottimo 12,87. Ma ci si torna a stupire se si guarda l’indice di fuga fuori Asl (Ats per i lombardi), per ricoveri di medio-bassa intensità: dopo il Sud (primi quattro posti con Napoli Nord, Napoli Sud, Roma 2 e Caserta), ci sarebbe proprio Ats Brianza con un 45,37 per cento. Dati che lasciano un po’ a bocca aperta, ma poco contestabili, matematicamente.

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