Cronaca / Lecco città
Giovedì 30 Luglio 2015
Tagli alla sanità. «Curarsi per molti
diventerà un lusso»
Patto per la salute, via 2,3 miliardi. Il dottor Ravizza: «Rischiamo anche di pagare per i costi folli di altre regioni. Inaccettabile»
LECCO
Cauta attesa. E preoccupazione. Il mondo della sanità lecchese si interroga sull’approvazione al Senato della fiducia chiesta dal Governo sul maxi-emendamento interamente sostitutivo del decreto legge sugli enti locali. Ora il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 18 agosto, passerà all’esame della Camera. Tra le novità, il Patto per la salute con 2,3 miliardi di tagli. Il tavolo Governo, Regioni, Aifa entro il 30 settembre dovrà riscrivere le regole di governance della spesa farmaceutica. Dalla farmaceutica si attendono 500 milioni di minore spesa su base annua.
Pochi dubbi per il cardiologo Pierfranco Ravizza, presidente dell’ordine dei medici di Lecco e provincia: «Il nostro è uno Stato garantista e le riforme spesso si infrangono sull’inaccettabilità di qualche norma, di valore costituzionale, che non venga rispettata. Per cui sono fiducioso che parte dei pericoli contenuti nelle pieghe di questo discorso si impantanino nella burocrazia». I tagli lineari aprono scenari apocalittici: «Per questo – spiega Ravizza è doveroso tentare di capire e non spaventarci a priori. Sono preoccupato però che in certe regioni ci siano spese sanitarie tre volte superiori rispetto al prodotto interno lordo di quelle regioni. Se, per questo, in Lombardia non potremo offrire gli stessi servizi di sempre, ovviamente sarei contrariato, per dirla garbatamente…».
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