Si apre al pubblico la nuova edizione di Capolavoro per Lecco. Al primo piano di Palazzo delle Paure, in piazza XX Settembre a Lecco, si può ammirare la mostra “In grembo la speranza, da Perugino a Giovanni Antonio di Giordano”.
I capolavori protagonisti sono la “Sacra Conversazione” (1500) di Pietro di Cristoforo Vannucci detto Perugino, nota anche come Pala Tezi, dal nome del committente, conservata alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, e, a partire dal 20 dicembre, la statua della “Madonna adorante” (1499) dello scultore Giovanni Antonio di Giordano. L’evento espositivo, curato da Alessandro Delpriori, storico dell’arte e docente di storia dell’arte all’Università di Camerino, è promosso dall’Associazione Culturale e dalla Comunità pastorale Madonna del Rosario, in collaborazione con il Comune di Lecco. Diciamo subito che la Pala del Perugino è qualcosa di veramente straordinario. A Palazzo delle Paure è poi inserita dentro un allestimento, curato dall’architetto Giorgio Melesi, altrettanto suggestivo. A differenza delle precedenti edizioni del Capolavoro per Lecco, l’opera del Perugino “inaugura” il percorso diviso in quattro sale scandite da altrettante citazioni tratte dai cori de “La Rocca” di T.S. Eliot.
L’allestimento di Melesi gioca molto sui colori, in particolare nella sala che ospiterà la scultura di Giovanni Antonio di Giordano, si rifà alla variopinta primavera di Castelluccio di Norcia. Un’altra sala proporrà un’interpretazione drammaturgica di brani dedicati alla Madonna e alla Natività, a cura della nota attrice Sonia Bergamasco. Non mancano, poi, gli spazi riservati ai laboratori destinati soprattutto ai giovanissimi studenti.
«Si è voluto dare alla città di Lecco la possibilità di confrontarsi con la bellezza. – ha spiegato il prevosto di Lecco, monsignor Bortolo Uberti – Ma non è un’occasione fine a se stessa. Questi segni di bellezza vogliono essere un invito a fermarsi per contemplare ed è rivolto a tutti, credenti e non credenti». In questo senso il prevosto si è soffermato sul tema del Capolavoro di quest’anno, ovvero “In grembo alla speranza”: «La nostra è una proposta quanto mai interessante perché calata in un contesto storico molto pesante. Noi viviamo in mezzo ai problemi, ma non dobbiamo perdere la speranza. Tutti l’abbiamo in grembo e dobbiamo farla germogliare». Infine, il prevosto ha voluto sottolineare come siano due donne le protagoniste della mostra: «Questa nostra esposizione ci dice che la donna ha molto da proporre. E’ oggi quanto mai significativo dare a due figure femminili la parte delle protagoniste». Questi capolavori potranno essere ammirati al primo piano del Palazzo delle Paure a Lecco fino al 2 marzo 2025.
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