Cronaca / Lecco città
Lunedì 08 Giugno 2020
«Sulla Lecco-Como ci sono pochi treni»
Anche in giunta regionale sono d’accordo
Il sottosegretario regionale Turba spiega che Rfi sta facendo delle manutenzioni. Ma i pendolari: «Ci sono solo 10 corse delle 23 abituali e al mattino ce n’è una per direzione»
LECCO
«L’offerta sulla linea Como-Lecco è attualmente limitata a causa di lavori di manutenzione da parte del gestore Rete ferroviaria italiana (Rfi). Questa interruzione programmata della linea non consente agli utenti di utilizzare il servizio nelle ore centrali della mattina. A questo si aggiunge la riduzione dell’offerta nella fascia di punta del mattino».
Lo spiega il sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba, che ha raccolto le segnalazioni dei pendolari attivandosi insieme all’assessore a Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi per prevedere l’aumento delle corse.
«Ho chiesto all’assessore Terzi, che ringrazio per l’interessamento - ha aggiunto ieri il sottosegretario - di agevolare un aumento della frequenza dei collegamenti mattutini tra Como e Lecco. Confido che la richiesta possa essere accolta in breve tempo, compatibilmente con i lavori sull’infrastruttura e la disponibilità del materiale rotabile».
Era stato il consigliere regionale del Pd Raffaele Straniero a lanciare l’allarme, subito dopo le prime “riaperture” del 4 maggio. Pochissime le corse sulla Lecco-Como, cosa che avrebbe disincentivato il trasporto su rotaia.
Ma ieri pomeriggio, il consigliere è stato tranchant: »Hanno fatto i lavori per cinque giorni, dal 25 al 30 maggio, che adesso quindi sono abbondantemente finiti. L’assessore Terzi ha adottato la stessa scusa proprio poche ore fa, nel corso di una trasmissione televisiva. Io dico: una volta terminati i lavori, ripristina le linee. È una motivazione superabile, quella che stanno adducendo. E non me ne spiego le motivazioni. Mi auguro che si possa intervenire al più presto per ripristinare le corse soppresse».
Era stata di pochi giorni fa la dura presa di posizione del comitato pendolari della Lecco-Como: tramite portavoce Giovanni Galimberti, casa a Molteno, aveva inviato una nuova lettera all’assessore regionale Claudia Terzi, per lamentare i pesanti disservizi della fase 2. «Le avevamo già scritto il 29 marzo, suggerendo l’incremento di servizio che a nostro avviso Trenord avrebbe dovuto apportare per consentire l’utilizzabilità della linea Como-Lecco da parte dei viaggiatori a decorrere dalla cosiddetta fase 2 dell’emergenza Covid – era scritto nella nuova missiva inviata da Galimberti a Palazzo Lombardia -. Purtroppo non abbiamo ricevuto una sua risposta e sulla Como-Lecco vengono effettuate solo 10 corse delle 23 abituali e al mattino vi è solamente una corsa per direzione, con un buco di sei ore senza alcun treno: praticamente un servizio azzoppato che non può fare altro che costringere i viaggiatori a trovare alternative, in sostanza un non servizio».
«Come si può pretendere che con una sola corsa al mattino le persone prendano il treno? – è la domanda retorica che Galimberti ha rivolto all’assessore -. Resta poi inoltre l’enorme buco di servizio: 6 ore senza un treno significa scoraggiare totalmente l’utilizzo del treno e farli circolare vuoti. Ora, verificando l’orario pubblicato da Trenord, valido dal 3 giugno, ci rammarichiamo del fatto che sulla linea Como-Lecco resterà ancora in vigore l’orario ridottissimo del periodo Covid; questo non permette l’utilizzo dei treni da parte di molti viaggiatori, a causa della ridotta quantità di corse, in particolare al mattino».
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