Cronaca / Lecco città
Martedì 30 Agosto 2016
«Sul turismo Lecco
faccia asse con Como»
Camera di commercio: Antonio Peccati (presidente di Confcommercio) conferma la scelta di un lago unito
La Camera di commercio di Lecco si prepara a una serie di riunioni ravvicinate nella prima parte di settembre.
Dopo il varo, nei giorni scorsi, del decreto di riordino degli enti camerali, arrivato quando già l’ente di Monza aveva deciso la fusione con Milano, le parti economiche locali si rimettono in moto per farsi trovare pronte, alla scadenza dei sei mesi concessi dalla legge, alla miglior fusione possibile fra la Camera di Lecco e un’altra, su cui decidere, con cui negoziare il nuovo matrimonio d’interesse imposto per legge agli enti sotto le 75mila imprese iscritte.
Ora un primo appuntamento di confronto fra le associazioni d’impresa è fissato in Camera di commercio per venerdì 2 settembre, a pochi giorni dall’incontro nazionale fissato da Unioncamere per il 7 settembre. Un incontro importante, quello nazionale, dove il sistema camerale darà indicazioni alla luce delle novità di legge e dopo il quale a stretto giro la Camera di Lecco terrà un consiglio straordinario che anticipa di un mese quello che era già fissato per ottobre.
Il dialogo, non facile, va avanti con Como, decisa alla fusione con Lecco la quale però frena e prende tempo ma continua a dialogare.
A cominciare dal dialogo fra le due associazioni di Confcommercio, tenuto vivo dal grande interesse comune sul turismo del lago e della montagna. Perciò, ci dice il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati: «Nell’incontro che terremo a giorni fra i rappresentanti del turismo delle due associazioni di Como e di Lecco noi andremo a dire che siamo d’accordo per la fusione della Camera di Lecco con quella di Como».
Peccati chiarisce che in questo matrimonio devono ovviamente essere d’accordo tutti, quindi tutte le associazioni dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura e delle parti sociali presenti in Camera di Commercio. Ma chiarisce anche senza equivoco la linea di Confcommercio Lecco, che guarda a un futuro turistico importante e strutturato per il Lario.
«Sono molte - afferma Peccati - le esperienze che nel settore ci uniscono con Como. Entrambi abbiamo preso coscienza che le presunte rivalità fra lago di Lecco e Lago di Como per un turista straniero valgono zero, ci vedono come entità unica e questo aspetto va sfruttato a vantaggio dei due territori. Lecco-Como è un marchio sfruttabile da entrambe le parti: Lecco - aggiunge Peccati - va nella direzione giusta proponendosi col logo Mountains of Lecco e con una storia alpinistica che ci invidiano tutti. Uniti al marchio Lake of Como possiamo soddisfare i bisogni turistici più svariati. E portare anche un’università per il turismo sul territorio».
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