Cronaca / Lecco città
Giovedì 10 Agosto 2023
Stelle cadenti: quando è il migliore momento per ammirarle?
San Lorenzo La ricorrenza più amata dagli appassionati cade tradizionalmente il 10 agosto, ma il picco dello sciame delle Perseidi, i detriti responsabili delle scie luminose, quest’anno sarà raggiunto tra il 12 e il 13
La chiamano “notte di San Lorenzo” perché la scia di stelle cadenti che infuoca il cielo notturno ricorderebbe i tizzoni ardenti su cui trovò la morte san Lorenzo. Una ricorrenza che moltissimi appassionati attendono per tutto l’anno e che per tradizione cade il 10 agosto. Tuttavia, l’evento astronomico che caratterizza questa notte è il raggiungimento del picco massimo dello sciame meteorico delle Perseidi, i detriti responsabili delle scie che illuminano il cielo. Un evento che si verificherà, quest’anno, nella notte tra il 12 e il 13 agosto. In passato il picco delle Perseidi coincideva con la data di San Lorenzo, il 10 agosto appunto, ma in questo secolo il momento ottimale per cogliere, a vista d’occhio, le scie luminose nel cielo, si è spostato in là di un paio di giorni.
Appuntamento all’osservatorio di Sormano
Nonostante questo, per i molti che, come da tradizione, si recheranno a caccia di stelle cadenti proprio questa sera 10 agosto, l’osservatorio astronomico di Sormano - uno dei punti migliori per gustarsi lo spettacolo nel cielo - ha rinnovato anche per quest’anno il classico appuntamento della notte di San Lorenzo. L’osservatorio è aperto già dalle 16 di questo pomeriggio e fino alle 19 per poi riaprire dalle 20.30 alle 22.30, con la possibilità di osservare al microscopio e toccare con mano alcuni campioni di stelle cadenti. (Non sarà necessaria alcuna prenotazione). Per chi invece vorrà godersi lo spettacolo a naso in su basterà posizionarsi sui prati che circondano l’osservatorio e ammirare quello spicchio di cielo compreso nella costellazione di Perseo, la regione celeste migliore per osservare il passaggio delle stelle cadenti.
Ecco cosa sono le stelle cadenti
Come viene ricordato in un post pubblicato su Facebook dall’osservatorio astronomico di Sormano, nonostante il nome con cui sono comunemente note, le stelle cadenti sono in realtà detriti lasciati da una cometa chiamata “Swift-Tuttle”. La cometa fu osservata distintamente per la prima volta nel 1862 dagli astronomi statunitensi Lewis Swift e Horace Parnell Tuttle, e il suo legame con le Perseidi fu scoperto nel 1866 dall’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli.
L’ultimo passaggio della cometa risale al 1992 e il nostro pianeta, compiendo la sua orbita intorno al Sole, periodicamente attraversa la nube di detriti lasciata dalla cometa: questi ultimi, appena entrano a contatto con la nostra atmosfera, si incendiano e creano le scie luminose che siamo romanticamente portati a immaginare come stelle cadenti. I primi ad accorgersi dello straordinario fenomeno celeste furono degli astronomi cinesi, nell’anno 36 d.C.: lo spettacolo delle stelle cadenti però, per quanto datato, non smette di incantare gli appassionati di ogni epoca.
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