Stazione di Lecco, cresce la preoccupazione tra residenti
e commercianti della zona

Pochi giorni fa in via Volta una rissa tra giovani, la terza nell’ultimo mese

Una situazione brutta ma anche complessa. È questo il quadro che emerge parlando con i cittadini che passeggiano tra i portici di via Volta. Pochi giorni fa proprio in quel punto c’è stata una rissa, la terza nell’ultimo mese, tra giovani. «Come fai a controllare una cosa così? – si chiede Felice Airoldi – Gli scontri non sono solo qui. Spesso questi ragazzi si trovano anche vicino alle Meridiane e si danno delle botte molto forti. Sono per lo più stranieri, tanti di loro arrivano da fuori. È una cosa che dà molto fastidio».

«Molte di queste persone arrivano con il treno. – aggiunge Alessandro Anderis – Servirebbero più controlli in stazione e nelle zone limitrofe. Bisognerebbe capire qual è la percezione delle forze dell’ordine rispetto a questo tema. Il cittadino cosa può fare se non fidarsi della forza pubblica?». Sono poche le persone che accettano di parlare apertamente. «Per me la stazione è un posto non sicuro. – spiega Salvatore – Io non faccio mai venire mia figlia di 16 anni in questa zona la sera ma la vado sempre a riprendere. Servirebbero più controlli nei dintorni della stazione ma servirebbe anche capire a cosa è legato questo fenomeno che ormai sta diventando sempre più frequente».

Paura, ma riconoscimento della complessità del problema. Sono questi i due elementi che ricorrono in quasi tutte le risposte. «Cosa si può fare? – ribadisce Agata Mineri – Questi giovani non hanno altro a cui pensare oltre che fare a botte? È brutto sapere di non poter andare in giro con tranquillità ad una certa ora o in certe zone. È brutto anche mandare il proprio figlio a scuola con la paura che lo picchino mentre lo riprendono con lo smartphone».

Peraltro, la zona di via Cavour e via Volta è la porta di accesso al centro per chi arriva dalla stazione. «Arrivo in negozio tra le 4 e le 4.30 del mattino. – racconta Alessandra Bassis, titolare di una pasticceria – Trovo sempre tanta pattumiera, bottiglie e avanzi di cibo, sia davanti al nostro locale sia sotto i portici. Per fortuna a quell’ora non c’è quasi mai in giro nessuno perché un po’ d’ansia mi viene. Quando chiudo la sera, invece, ci sono sempre gruppi di persone che mangiano e bevono sotto i portici».

A causa della scomparsa dei negozi, in certe fasce orarie la parte alta di via Cavour è abbandonata a sé stessa. «Di certo – prosegue la pasticciera – questa una situazione è dannosa per la città. Quando la polizia faceva la ronda un po’ era migliorata mentre aver tolto le panchine sotto l’albero in piazza Diaz non ha avuto alcun effetto». Trovare la giusta soluzione rimane difficile. «Forse – conclude la signora Bassis – il problema andrebbe affrontato a livello sociale. Del resto, si tratta di ragazzi, sia italiani che stranieri, che non studiano, non lavorano e sono in giro tutto il giorno».

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