Cronaca / Lecco città
Sabato 12 Settembre 2015
Stanno sparendo
gli uffici statali
La morìa continua
La Prefettura moritura, ma in tanti hanno chiuso o stanno per farlo. Ecco l’elenco, dalla Provincia in giù. In controtendenza il Cnr: «Noi ci allarghiamo»
L’ente Provincia in fase di dismissione, il Corpo Forestale che attende di essere “disciolto” in altre forze di polizia, tre uffici accorpati per risparmiare (l’Agenzia delle entrate, l’agenzia del territorio e il demanio), la Commissione tributaria che farà le valigie per Milano non si sa ancora quando, la Prefettura per la quale è cominciato il conto alla rovescia, il Provveditorato assorbito dall’ufficio regionale, la Motorizzazione civile a fare tutt’uno con Bergamo e Como. Senza contare la Cisl che passa con Monza, Confindustria Lecco che si sposa con l’associazione di Sondrio e la Camera di Commercio destinata a inevitabile connubio .
Aiuto, si sono ristretti gli uffici di rappresentanza dello Stato, i servizi, il sindacato e le associazioni economiche?
Il quadro che si sta componendo a Lecco si può interpretare i due modi. O come un processo di impoverimento destinato a lasciare allo sbando un territorio, il Lecchese, che venticinque anni fa aveva ottenuto l’autonomia corredata di tutti i servizi e gli uffici statali agognati, dopo una lunga battaglia finalizzata ad affermare il bisogno di protagonismo di un’area rampante sotto tutti i profili. Con il timore sottinteso: è cominciata la decadenza? O ancora può essere salutato come il doveroso riordinamento di una situazione caotica, la razionalizzazione della pletora di uffici inutili in cui la burocrazia e la cattiva politica hanno banchettato a lungo mangiandosi risorse da impiegare magari un po’ meglio. Con il senso di sollievo legato a questa considerazione: finalmente basta con gli sprechi, oggetto dei lamenti in questi anni.
Che la si guardi in un modo o nell’altro , però, sta di fatto che Lecco perde i pezzi. L’ultimo, per ora solo annunciato ma quasi certo, quello della Prefettura che tornerà sotto le ali di Como a fine dicembre 2016. Pur essendo uno degli enti che, insieme alle Province , ha goduto in questi anni di scarsa considerazione in quanto indiziato di costi esorbitanti rispetto all’effettiva utilità,(pensiamo a Villa Orio , residenza del Prefetto, che insieme all’affitto degli uffici di corso Promessi Sposi, costa allo Stato 350 mila euro all’anno) , adesso si teme molto la sua “liquefazione”. Perché, negli scenari più inquietanti, potrebbe trascinarsi dietro il comando provinciale dei carabinieri e la Questura, lasciando il territorio sguarnito sotto il profilo della sicurezza.
Ma c’è un ente in controtendenza. È il Cnr. A Lecco, in corso Promessi Sposi da moltissimi anni, sta per trasferirsi al campus del Politecnico. «Altro che sparire o ridimensionarci, cresciamo invece - dice la ricercatrice Elena Villa - Qui nella palazzina del campus arriveranno altri sei presidi, da Milano, Napoli e altri centri».
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