Cronaca / Lecco città
Sabato 12 Ottobre 2019
Spray al peperoncino e legnate
La rissa in discoteca è prescritta
Osnago. I fatti il 23 dicembre 2011 a una festa di giovanissimi, imputati tre avventori e l’addetto alla sicurezza
Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Si è chiuso così, ieri mattina in Tribunale a Lecco, davanti al giudice Maria Chiara Arrighi, in ruolo monocratico, il processo per la rissa scoppiata la sera del 23 dicembre 2011 al Jamaica Pub, un processo che si trascina ormai da quattro anni: si è infatti aperto nel novembre 2015. Una rissa a suon di legnate e spray al peperoncino.
Quattro le persone imputate, appunto per le ipotesi di reato di rissa e lesioni personali. Si tratta di tre avventori di nazionalità romena (Danut Buju, all’epoca 22 anni, Vasile Buju, 21, Toader Stetco, 25) difesi dall’avvocato Nadia Invernizzi e l’addetto alla sicurezza presente quella sera nel locale (Salvatore Mandaradoni, all’epoca 43 anni), difeso dall’avvocato Luciano Bova.
Nelle precedenti udienze erano stati ascoltati, tra gli altri testimoni, i carabinieri che si erano occupati del caso: «Quando siamo stati chiamati per intervenire - era stata la ricostruzione - ci era stato riferito della presenza di spranghe, in realtà alcuni dei coinvolti avevano divelto pezzi di legno di una recinzione. Tutto ha avuto inizio per futili motivi, legati ad una ragazza e il litigio è poi degenerato».
Nell’ultima udienza, lo scorso mese di aprile, sono stati ascoltati l’allora amministratore del locale e il parcheggiatore che era all’esterno del locale. Il primo aveva raccontato che quella sera nel locale era in corso una festa rivolta esclusivamente a giovanissimi, quando a un certo punto era entrato il gruppo dei romeni: «Si sono presentati al bancone chiedendo da bere, poi il buttafuori li ha accompagnati all’esterno. Sembrava finita lì. Quelli invece sono tornati con spranghe e catene. Hanno cominciato a spruzzare spray al peperoncino. Noi ci siamo preoccupati di fare uscire i ragazzini dal locale. Loro hanno spaccato tutto, hanno messo ko con lo spray l’addetto alla sicurezza. A dire la verità, non ci era sembrata una rissa scoppiata per caso, sembrava che l’avessero programmata».
Dopo quattro anni, sembrava che il processo fosse arrivato a conclusione ma l’avvocato Bova ha chiesto di poter ascoltare, un ulteriore testimone, un altro dipendente del Jamaica.
Ieri la decisione finale del giudice su richiesta delle difese: non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.
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