Sparatoria a Bellano, il rapinatore un vero gangster

Una settantina di rapine in banca nei primi anni Duemila, assalti ai portavalori con mitragliette Uzi, armi già in dotazione alla Wehrmacht, bombe, fucili e pistole. Michelangelo Barbara, l’uomo di 48 anni ferito mercoledì mattina nel conflitto a fuoco con le forze dell’ordine a Bellano dopo l’inseguimento del suo furgone iniziato allo svincolo del Tartano, ha un passato da vero gangster. Uno di quelli che vent’anni fa seminavano il panico ed erano difficili da catturare.

Tra il 2000 e il 2005 lui e i suoi complici, la “banda dei Burgman” dal nome dello scooterone della Suzuki che utilizzavano per le fughe dopo le rapine, avevano messo a segno decine di colpi nel Milanese e in Brianza. Una delle bande più feroci e prolifiche che si ricordano, specializzata nella mimetizzazione: maschere, parrucche, barbe finte, difficilissimo per gli investigatori riuscire ad identificare i malviventi, ci riuscirono solo dopo anni.

Barbara, così come i suoi complici, venne arrestato, poi la lunga detenzione in carcere, a Opera. E adesso che è fuori il bandito di una volta sembra essere scomparso, lasciando il passo ad un ladruncolo disperato e disorganizzato, ma non per questo meno pericoloso. Anzi.

La tentata rapina allo sportello di Credit Agricole all’interno del centro commerciale “Iperal - Le Torri” di Castione Andevenno la dice lunga, un tentativo assurdo da mettere in atto nel 2024 ma che forse agli inizi degli anni Duemila poteva fruttare qualcosa. Pistola in mano e volto coperto, è entrato nella filiale e ha minacciato l’unico operatore presente. Ma le banche non sono certo le stesse di vent’anni fa , le casse sono temporizzate ed è impensabile riuscire a portare via denaro. Infatti, quando ha capito che non avrebbe ottenuto nulla da questo, probabilmente, disperato gesto, è fuggito.

Ma la reazione avuta all’inseguimento da parte di polizia e carabinieri la dice altrettanto lunga, soprattutto sulla pericolosità di Michelangelo Barbara: non ha esitato a sparare contro alle forze dell’ordine, come probabilmente avrebbe fatto nel corso di una delle violente rapine di vent’anni fa.

Il conflitto a fuoco iniziato all’interno della galleria si è concluso nei pressi dello svincolo di Bellano. Il malvivente ha esploso alcuni colpi contro le auto delle forze dell’ordine (un proiettile ha centrato una gazzella dei carabinieri), con i poliziotti che hanno risposto al fuoco ferendo il fuggitivo, ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Lecco, piantonato dai poliziotti.

E se molti tasselli sembra siano ormai al loro posto, resta da capire se Barbara abbia a che fare anche con alcuni dei furti, o tentati tali, messi a segno nello scorso week-end in diverse località della media Valtellina.

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