Sondrio, sempre più notti tropicali in città
Dopo una primavera inaspettatamente fredda e piovosa, così come l’inizio dell’estate, ora è arrivata l’afa
Finestre aperte e ventilatori per provare a fare “corrente” e per chi ce l’ha aria condizionata al massimo e finestre chiuse. Anche le notti estive dei sondriesi, già alle prese con un’afa inusuale giurate il giorno, stanno diventando “difficili”.
Dopo una primavera inaspettatamente fredda e piovosa, così come l’inizio dell’estate, ora le notti tropicali, quelle cioè in cui la temperatura non scende sotto i 20 gradi, cominciano ad imporsi anche nel capoluogo valtellinese, nonostante le montagne a fare da scenario. Non a caso, sebbene il mese appena trascorso non sia riuscito a raggiungere il record del luglio 2023 (è stato comunque il secondo più caldo mai registrato dal 1940), sono proprio il 22 e il 23 luglio 2024 a detenere il record giornate più calde della Terra.
E se Copernicus climate change service rileva che probabilmente il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato nel recente passato non è andata meglio.Secondo i dati Istat analizzati da Openpolis, durante il 2022, sono state in tutto 6.182 le segnalazioni di questo fenomeno registrate nei 109 capoluoghi di provincia italiani. E seppure Sondrio con le sue 11 notti tropicali sia rimasto sotto la media di 58,3, il fenomeno si fa preoccupante. Anche perché, analizzando i dati registrati dall’Arpa nella centralina della Fondazione Fojanini a luglio 2024 balzano all’occhio non soltanto le notti dell’11, 12, 16 e anche 23 in cui la colonnina di mercurio è rimasta abbondantemente sopra il 20, ma anche quelle precedenti in cui il limite è stato sfiorato con temperature oscillanti tra i 19,7 e i 19,9 gradi che dunque non fanno statistica, ma indicano un trend non proprio rassicurante. Un andamento che si registra ancora dal 26 luglio al primo agosto: il valore minimo non è mai sceso sotto 20 e, anzi il 30 luglio ha fatto registrare una temperatura di 23 gradi.
Tornando ai dati Istat registrati nel 2022 il comune capoluogo in cui si è registrato il maggior numero di notti tropicali è Messina: nella città siciliana sono state 122 le notti con temperature troppo alte. A seguire Reggio Calabria, Agrigento (entrambe a 121) e Palermo (119). In questi territori, circa un terzo delle notti del 2022 riportava temperature sopra i 20 gradi. Nel complesso, sono 52 i capoluoghi che riportano valori superiori alla media nazionale. Minori notti tropicali si sono invece registrate ad Avellino (4), Aosta (2) e Rieti (1), mentre a Belluno e a Isernia non ce ne sono state.
Le zone del Paese che risultano colpite più a lungo durante l’anno sono le aree del meridione, ma si rilevano valori superiori alla media nazionale anche nella pianura padana e nelle città densamente edificate:a Milano le notti tropicali sono state 101. Ma anche nella vicina Lecco si è superata la media con 72 notti calde. I capoluoghi che si trovano lungo l’arco alpino o quello appenninico invece riportano più frequentemente valori minori della media nazionale anche se in crescita.
Tutti i capoluoghi di regione segnano un incremento delle notti tropicali. Tra questi, quello maggiore si registra a Bologna: 46,8 notti rispetto alla media calcolata nel periodo 2006-2015. Seguono Genova (+45,4), Milano (+43,5), Cagliari (+40,3) e Torino (+35,2).
«Si tratta di valori importanti - si legge nel report di Openpolis - che purtroppo danno concretezza alle proiezioni di breve e lungo periodo delle variazioni climatiche».
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