Cronaca / Lecco città
Mercoledì 15 Aprile 2020
Software lecchesi
nelle macchine a raggi X
La Digitec ha realizzato i programmi degli strumenti medici in uso in questo periodo di emergenza - Questi dispositivi si trovano all’ospedale da campo a Bergamo e nello spazio Fiera di Milano appena concluso
Lavoro riorganizzato in tempi brevissimi, smart working per chi contribuisce da casa. Distanze e misure igienico sanitarie rispettate, per chi invece sta in azienda. Perché il lavoro non può e non deve fermarsi in quanto è fondamentale nella lotta al Covid19. L’azienda lecchese negli anni scorsi aveva contribuito a realizzare strumenti innovativi nella diagnostica medica.
Ci sono i sofisticati software scritti dalla Digitec – digital innovation Srl, azienda di via Caduti Lecchesi a Fossoli, condotta da Fausto Re insieme ai figli Simone e Giacomo, “dentro” i macchinari medici, soprattutto raggi x , che vengono impiegati nei nosocomi e negli ospedali da campo.
Strumenti che servono a diagnosticare i danni causati dall’infezione dal nuovo coronavirus.
L’azienda fondata 35 anni fa, conta oggi 35 professionisti specializzati in informatica, matematica, elettronica, fisica (15 assunti negli ultimi 4 anni) con un’età media di 38 anni, opera nel settore radiologico e si occupa di progettare e produrre sistemi in grado di acquisire ed elaborare immagini radiologiche. Oggi più che mai, sta dando il suo prezioso contributo a fianco di chi combatte in prima linea contro questa emergenza sanitaria.
Come ci spiegano: «I nostri dispositivi vengono integrati nei sistemi realizzati da costruttori di sistemi a Raggi X, che saranno installati nei reparti di diagnostica di ospedali e cliniche; in questo momento quindi uno dei tanti mezzi per gestire questa inaspettata emergenza. La radiografia digitale ad alta definizione del torace, elaborata da sofisticati algoritmi matematici, aiuta i medici ad una diagnosi più sicura e a seguire l’evoluzione dell’infezione polmonare virale».
Dispositivi medici corredati dei software Digitec si trovano all’ospedale da campo a Bergamo e nello spazio Fiera di Milano appena concluso, e anche in strutture estere.
«La richiesta è in forte aumento, soprattutto per i sistemi mobili a basso consumo energetico che meglio si adattano a diverse esigenze, come in pronto soccorso, in rianimazione, e in strutture di emergenza di nuova costruzione come le tante necessità odierne».
Per questo il lavoro alla Digitec non deve fermarsi.
«Consapevoli quindi di dover dare il nostro contributo e della possibilità di poterlo fare – possibilità che deriva non solo dalla capacità di riorganizzazione aziendale, ma anche dal genere di prodotti sviluppati e dal settore di destinazione di questi – ci sentiamo enormemente fortunati e questa fortuna viene trasformata in motivazione e diventa l’elemento trainante per fare ancora meglio il nostro lavoro».
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