Soccorso alpino: i numeri della XIX Delegazione Lariana

Lecco

Senza il Soccorso alpino e la dedizione dei suoi volontari la montagna sarebbe un mondo abbandonato a sé stesso e chi la frequenta correrebbe rischi ancora maggiori in caso di situazioni di pericolo. Per comprendere l’importanza dell’operato dei volontari basta scorrere i numeri relativi all’attività nell’anno 2024 della XIX Delegazione Lariana del Cnsas, cui fanno capo, fra le altre, le stazioni di Lecco e Valsassina-Valvarrone. Si parla di un totale di 445 interventi. Di questi, 34 attuati in seguito a incidenti dall’esito mortale, mentre 43 sono state le operazioni di ricerca di persone scomparse.

Nel presentare i dati, lo scorso 11 gennaio, Marco Anemoli, responsabile della delegazione ha spiegato: «Un quinto dei 500 soccorsi ogni anno, ovvero almeno un centinaio, anzi di più, sono persone che perdono orientamento, non riescono ad andare né avanti né indietro, e che sono o mal informate sul percorso, o mal equipaggiate o impreparate». Ma non mancano incidenti che coinvolgono alpinisti esperti e preparati. Insomma, le nostre montagne, per quanto affascinanti, non mancano mai di nascondere insidie.

Per assistere chi si trova in difficoltà la delegazione conta di circa 250 volontari, suddivisi nelle sette stazioni che la compongono. Lo scorso anno le ore di lavoro messe a disposizione dai soccorritori sono state 7.346, pari a quasi 307 giorni. I tecnici sono stati attivati, a livello individuale, 1.912 volte. Elevato anche il numero delle ore di lavoro di medici e infermieri del Cnsas: ben 846.

Guardando alle singole stazioni, quella che conta il maggior numero di interventi è la Valsassina-Valvarrone con 130 operazioni di soccorso, seguita da Lecco (112), Triangolo Lariano (69), Lario Occidentale e Ceresio (51), Varese (38), Dongo (27), Pavia Oltrepò (18). Le principali cause degli incidenti, per numero di persone soccorse, sono dovute a caduta (123), perdita orientamento (92), malore (69), scivolata (54), incapacità (25), sfinimento (14), precipitazione (12), ritardo (8). Per tipo di attività, risultano soccorsi 268 escursionisti e 36 alpinisti, residenza in alpeggio 26, cercatori di funghi 21, mountain-bike 18, arrampicata sportiva 12, 8 ferrata, 7 parapendio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA