Sicurezza a Sondrio, Fratelli d’Italia vuole Esercito e daspo urbano
Verga: «Per noi non sarebbe da escludere l’intervento dell’Esercito al fine di presidiare le zone più critiche». Bettinelli, Sondrio Democratica: «Prima di invocare l’esercito credo sia il caso di lavorare, progettare, investire, educare e fare comunità»
Fratelli d’Italia Sondrio chiede il daspo urbano per scongiurare gli episodi di microcriminalità in città.
«Siamo preoccupati per ripetute azioni violente di microcriminalità commesse nei giorni scorsi a Sondrio, precisamente alla Piastra, alla stazione delle corriere e presso l’area Carini, da “BABY GANG” composte prevalentemente da giovani immigrati di seconda generazione - afferma il presidente del Circolo di Sondrio di Fratelli d’Italia, Mauro Verga -. Episodi che destano sgomento e preoccupazione nella cittadinanza, poiché queste vicende di illegalità diffusa non sono più una novità per Sondrio.
Per questo motivo - prosegue Verga - i nostri rappresentanti lavoreranno affinché la Giunta Comunale, nell’ambito del recente accordo sottoscritto in Prefettura attinente al tema sicurezza e al regolamento di Polizia Urbana, unisca agli undici punti previsti il “Daspo urbano”, così come hanno recentemente deliberato anche la giunta del Comune di Brescia (di sinistra) e altri 70 capoluoghi Italiani di tutti gli schieramenti politici.
La finalità di questo ulteriore mezzo di contrasto è chiara a tutti: rendere la nostra città un luogo più sicuro e bello in cui vivere. Inoltre chiediamo ai componenti del Cosp (Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica) presieduto dal Signor Prefetto Roberto Bolognesi, un intervento incisivo prima che la situazione sfugga al controllo dell’Autorità e Sondrio diventi, come altre realtà più o meno grandi, ostaggio di balordi. Per noi non sarebbe da escludere l’intervento dell’Esercito come è stato deciso dall’Autorità di Pubblica Sicurezza nella vicina Lecco al fine di presidiare le zone più critiche.
Per Fratelli D’Italia - conclude il presidente di Fratelli d’Italia - ora più che mai serve armonizzare gli strumenti di prevenzione e repressione sociale per tornare a rendere sicure alcune zone di Sondrio diventate critiche: la sicurezza è un diritto di tutti».
Una richiesta destinata a far discutere; la prima replica è già arrivata da Francesco Bettinelli, capogruppo di Sondrio Democratica. «Leggo con stupore le dichiarazioni di FDI circa la necessità di far intervenire l’esercito a Sondrio e non posso che chiedermi se il Sindaco e la giunta, che amministrano la città da 6 anni, ritengano necessaria questa misura che nessuno, a memoria, ha mai ritenuto di chiedere per il capoluogo - commenta Bettinelli -. Credo sia legittimo porsi questa domanda. Certo, bisogna sollecitare controlli e assicurare a tutti i sondriesi la sicurezza e la tranquillità di cui tutti hanno diritto, ma prima di invocare l’esercito credo sia il caso di lavorare, progettare, investire, educare e fare comunità. Sono tutte cose che può fare il Comune, e che noi sollecitiamo da sempre in diverse forme e ambiti, ma che evidentemente l’Amministrazione non sta facendo se membri della maggioranza ritengono le strade cittadine così pericolose da invocare i soldati. Sarà il caldo - conclude il capogruppo di Sondrio Democratica -, speriamo che alla ripresa dei lavori consiliari, con l’aria più fresca, si possa tornare a parlare di soluzioni più consone ai problemi della città».
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