Sicurezza, la lettera di una mamma: «I ragazzi hanno paura». Gattinoni risponde su Unica Tv

Nella trasmissione di Unica Tv “Il sindaco risponde”, in onda il mercoledì alle 19.30, Mauro Gattinoni ha risposto alla lettera di una madre preoccupata in seguito ad un episodio di bullismo che ha visto coinvolto il figlio la scorsa settimana

Lecco

“Può un ragazzo all’uscita da scuola provare senso di paura nel percorrere la strada verso il centro commerciale dove intende semplicemente pranzare?”. C’è tutta la preoccupazione di una madre nella lettera firmata indirizzata al sindaco Mauro Gattinoni e letta ieri dal giornalista Lorenzo Bonini durante “Il sindaco risponde”, trasmissione in onda ogni mercoledì sera su Unica Tv. Il tema della prima puntata del 2025 era proprio le questioni legate a sicurezza e ordine pubblico in città, temi particolarmente sentiti dai cittadini lecchesi.

“La scorsa settimana, - racconta questa madre nella lettera - rientrando da un pranzo alla Meridiana insieme a due compagni di classe mio figlio diciassettenne stato fermato da un gruppo di ragazzi che ha chiesto loro delle sigarette. Loro, come avevano già risposto un’ora prima mentre andavano a pranzo, hanno risposto negativamente; ma questa volta, diversamente dalla prima, uno dei ragazzi si è avvicinato a uno dei tre amici mettendogli con prepotenza le mani in tasca per verificare che questo dicesse la verità. Non trovando niente, dopo un paio di battute da “bullo”, li hanno lasciati in pace”.

L’episodio si sarebbe verificato in prossimità della rotonda di via Balicco, percorsa ogni giorno da fiumi di studenti diretti in transito tra le scuole, il centro commerciale e la stazione ferroviaria. “La sera – prosegue la donna - ho avuto la “fortuna” di cogliere l’attimo che mi ha consentito di intercettare questo racconto. È molto difficile che un adolescente racconti ai genitori qualcosa e in particolare che riporti questo tipo di aneddoti. Sono rimasta spiazzata innanzitutto per la violenza di un episodio del genere che per nostra fortuna si è concluso in pochi minuti e senza danni, se non la paura e il forte senso di insicurezza che rimarrà per qualche tempo dentro di loro. Ma soprattutto mi ha spiazzata il senso di impotenza che ho percepito in quel momento, non avendo la minima idea di cosa consigliare a mio figlio, nel caso in cui dovesse malauguratamente trovarsi di nuovo in una situazione del genere”.

Il passaggio più intenso del racconto sono proprio quelle domande che probabilmente diversi altri genitori lecchesi e non si saranno posti di fronte a simili eventi. “Mio figlio avrebbe dovuto scappare? – chiede la madre - Urlare? Reagire? Filmare con il rischio che gli rubassero il telefono? Avvisare qualcuno? Ma chi? A quale numero? Con quali tempi avrebbe potuto sperare nell’intervento di qualcuno? Signor Sindaco, provi a immedesimarsi nella mia situazione e se ha una risposta, La ascolto volentieri”.

Immediato il commento del primo cittadino. “In questi casi – ha replicato Gattinoni – l’unica cosa da fare è avere il sangue freddo, per quanto sia difficile. Bisogna evitare reazioni improvvisate, soprattutto in circostanze di “uno contro molti”. Questi episodi rappresentano proprio ciò che non vogliamo che accada. È proprio su queste situazioni, che purtroppo spesso non fanno statistica, che noi come Comune siamo chiamati ad operare. L’invito che faccio è segnalare queste circostanze non solo alla stampa ma anche alle Forze dell’Ordine. Lì ci sono delle telecamere. Sarebbe possibile risalire all’identità di questi soggetti, capire se sono effettivamente pericolosi, se hanno precedenti, se sono lecchesi o vengono da fuori. Le segnalazioni sono fondamentali”.

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