
Seimila sondriesi
senza Super green pass
I dati Se non si vaccineranno non potranno più andare al ristorante, al cinema, al museo con il tampone
Ci sono circa 6mila persone in provincia di Sondrio che dal prossimo 6 dicembre, se non decideranno nel frattempo di vaccinarsi, dovranno rinunciare alla cena fuori (al chiuso), non potranno andare in stadi e palazzetti, né al cinema, al museo, a teatro o in discoteca, e non potranno nemmeno accedere alle mense aziendali.
Lunedì della prossima settimana, infatti, entrerà in vigore il super Green pass, quello, insomma, rilasciato esclusivamente a chi si è vaccinato o è guarito dal Covid e che consente di accedere a diverse attività ricreative.
E se continuerà ad essere possibile andare a lavoro o utilizzare i mezzi pubblici (anche quelli per i quali fino ad oggi era consentito l’accesso senza certificazione verde) con un tampone negativo, sia molecolare che antigenico, molte attività ricreative saranno off limits per chi non si è vaccinato o è guarito negli ultimi sei mesi dal Covid. Si tratta, come detto, di una platea di circa 6mila persone in Valtellina e Valchiavenna. Sono, infatti, 10.145 i residenti in provincia di Sondrio che non hanno effettuato nemmeno la prima dose del vaccino stando ai dati che risalgono all’alba di sabato. A questi, però, vanno tolti coloro che hanno contratto il virus negli ultimi mesi e hanno quindi ancora in corso di validità il Green pass relativo alla guarigione. Si dovrebbe trattare del 2,67% del totale, ossia circa 4.100 persone che vanno tolte dal totale dei non vaccinati,
Insomma, dei 154.874 abitanti che compongono la popolazione target, in pratica i residenti over 12, circa 6mila si ritroveranno a fare i conti con le nuove restrizioni, ma potrebbero essere anche di più.
Tra chi ha ricevuto la prima dose, infatti, potrebbero esserci persone che, poi, non hanno effettuato il richiamo e il cui Green pass vaccinale, quindi, è già scaduto. Numeri, comunque, che sono destinati a diminuire nei prossimi giorni: ci si attende, infatti, un aumento delle prenotazioni di prime dosi in vista di queste nuove restrizioni rivolte ai soli non vaccinati, tant’è vero che è già stato programmato un aumento, dalla prossima settimana, delle giornate d’operatività dei centri vaccinali con l’allungamento dell’orario, per arrivare a 10mila somministrazioni a settimana dalla seconda metà di dicembre, così da garantire un posto per tutti, sia coloro che accedono pre la prima volta alla vaccinazione sia chi deve ricevere la seconda o la terza dose.
C’è da dire, comunque, che la campagna vaccinale relativamente alla prima dose non si è mai fermata in provincia di Sondrio, basti pensare che dal primo di novembre a sabato, quindi in meno di un mese, sono state somministrate più di mille prime dosi, 1.083 per la precisione.
Terzi in Lombardia
Una media di una quarantina di somministrazioni giornaliere, non poche considerando la realtà territoriale e i numeri già alti nella nostra provincia, la terza per copertura in Lombardia (siamo al 93,41%, fanno solo Lecco con il 94,27% e Monza Brianza con il 94,10%). E negli ultimi giorni la media è aumentata, nella sola giornata di sabato sono state 100 le prime dosi somministrate. Sono 129.570, invece, le persone che hanno ricevuto anche la seconda dose, in Valtellina e Valchiavenna oltre l’84% della popolazione target.
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