Scuola: nelle pagelle di giugno tornano i giudizi sintetici
Il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha firmato l’ordinanza che definisce le modalità di valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli studenti della scuola elementare: tornano i giudizi da ottimo a insufficiente passando per buono, discreto, sufficiente e mediocre
Da giugno, sulle pagelle del secondo quadrimestre alle elementari tornano i giudizi sintetici, quelli storici che vanno da ottimo a insufficiente passando per buono, discreto, sufficiente e mediocre. Il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha firmato l’ordinanza che definisce le modalità di valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli studenti della scuola elementare. Giudizi che saranno comunque correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti per ciascuna disciplina, compreso l’insegnamento dell’educazione civica.
In poche parole non cambia molto ma si va ad aggiungere un giudizio sintetico, spesso fondamentale per le famiglie, che il più delle volte si sono trovate a dover interpretare quanto scritto dai docenti, che a loro volta devono seguire delle indicazioni standard per descrivere quanto appreso dall’alunno.
«Capita a volte che il giudizio descrittivo non sia di facile comprensione - rimarca Jessica Locatelli, presidente dell’Agesc Lecco l’associazione dei genitori delle scuole cattoliche, e vicepresidente regionale dello stesso sodalizio -. Capita che i genitori non riescano a capire quale sia davvero il livello di apprendimento del figlio, ora con il giudizio sintetico ci si fa una prima idea, poi si approfondisce con quello descrittivo. A nostro parere è un passo importante verso un sistema più chiaro. Non c’è di che stupirsi se all’arrivo del giudizio descrittivo ci siano stati genitori, che per comprendere quanto scritto, abbiano dovuto fare una ricerca in internet».
Introdotto nel 2020 dall’allora ministro all’istruzione Lucia Azzolina il giudizio descrittivo su livelli, andava a sostituire il voto che era entrato in vigore con il ministro Mariastella Gelmini nel governo Berlusconi IV. Voto definito “mortificante” per i bambini che vedevano il loro impegno ridotto ad un numero, tanto che si era optato per il giudizio descrittivo va dal livello in via di prima acquisizione, al livello base, passando per l’intermedio fino all’avanzato. Giudizio che tiene conto delle conoscenze acquisite e di come queste vengono poi applicate nello svolgimento dei compiti a casa e delle prove in classe.
«Questa riforma segna un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. L’introduzione dei giudizi sintetici nelle scuole primarie, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette infatti di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione», ha dichiarato il ministro Valditara, nei giorni scorsi. P.San.
Un “cambio di rotta”, accolto di buon grado dagli addetti ai lavori nel capoluogo sondriese. Positivo il giudizio manifestato da Ombretta Meago, dirigente scolastico all’istituto comprensivo “Sondrio Centro” nonché reggente ai “Paesi Retici”. Altrettanto quello della sua “collega”, Daniela Montinaro, preside del comprensivo “Paesi Orobici”.
«Adotteremo i giudizi alla primaria e il voto di condotta alle medie, da quando lo stabilisce la circolare ministeriale. Ossia dal secondo quadrimestre - dichiara Meago -, perché per il primo è uscita una circolare specifica, che ci dice di usare i parametri degli scorsi anni».
È la premessa della preside, che conferma che, delle novità introdotte da Valditara, si è già parlato e discusso con il personale docente. «Si ritorna ai giudizi alla primaria, che sono più chiari per le famiglie e che saranno accompagnati da alcune note». Alle medie invece al voto in condotta, «con la postilla delle sanzioni: è una misura forte per contenere comportamenti sempre più scorretti nella scuola».
«Ritengo che la nuova valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria, che sostituisce i giudizi descrittivi con i giudizi sintetici, correlati alla descrizione dettagliata dei livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni - dice Montinaro -, sia chiara, coerente e comprensibile sia per le famiglie, che per gli studenti».
Anche la valutazione del comportamento espressa in decimi per gli studenti della scuola secondaria di primo grado «è garanzia di chiarezza e trasparenza, nell’ottica della promozione della cultura del rispetto e della crescita della responsabilità personale», aggiunge e conclude Montinaro «Applicheremo le nuove disposizioni valutative nel secondo quadrimestre». D.Luc.
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