Cronaca / Lecco città
Venerdì 17 Febbraio 2017
Scoutismo lecchese, storia di amici
lunga settant’anni
Dalla prima promessa femminile nel 1945
alle testimonianze degli scout più impegnati nel sociale
Il racconto dei trent’anni della Cooperativa Progetto
Settanta anni di scoutismo a Lecco e trenta di Cooperativa Progetto Scout racchiusi in un libro dei ricordi e di speranze.
Il doppio compleanno viene celebrato in questi giorni (anche se in realtà sarebbe caduto tra il 2015 e 2016 ma posticipato per ritardi di stampa ) in occasione della giornata del pensiero.
La pubblicazione “La luna che risplende” curata nella parte grafica da Lalla Pellegrino e per i testi da Maurizio Crippa, vuole racchiudere la memoria di questi anni a partire dall’inizio, dal 1945, - unica sopravvissuta Albertina Negri di 94 anni compiuti proprio ieri - e dare anche una chiave di lettura del futuro.
«Abbiamo bisogno di un ricambio generazionale nella cooperativa - spiega Andrea Mussi presidente della cooperativa progetto scout - Quando nacque trent’anni fa c’erano tre generazioni a confronto, ora invece il ricambio si è fermato»
Un progetto quello della cooperativa «che nasce da esigenze molto concrete ovvero dare un supporto logistico ai gruppi scout, e soprattutto una sede che per noi ś sempre stato il punto debole. Abbiamo alloggiato negli oratori, negli scantinati, nei garage e al fine abbiamo fatto la scelta di acquistare questa sede e ristrutturarla»
Posa della prima pietra nel 2004, inaugurazione nel 2006. La cooperativa ha acquistato anche l’albergo Italia ai piani Resinelli.
«Ora che abbiamo finito di pagare i debiti possiamo occuparci anche di altro - conclude Mussi - ad esempio il supporto ai genitori che non sono stati scout e non sanno nulla di questo mondo».
«Lo scoutismo prepara i buoni cittadini perchè stimola la capacità di mettersi al servizio degli altri nella loro originalità, vale a dire che non costruisce eserciti di uguali ma parti uguali di disuguali come diceva Don Milani».
E le pagine con le interviste di cittadini illustri ex scout tratte da puntolineapunto, la rivista della cooperativa, lo dimostra. Antonio Rossi campione olimpico oggi assessore regionale, Gerolamo Quadrio, Gerry, presidente delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile della Provincia di Lecco, Federcio Bonificio ex sindaco di Pescate o se vogliamo allungare la lista Stefano Gheza assessore allo sport e Flavio Polano presidente della Provincia.
Un episodio rivoluzionario
«Lo scoutismo lecchese ha una parte eroica, quella delle quattordici ragazze che nel ’45 a guerra appena finita fecero il primo campo con don Teresio Ferraroni . Un episodio rivoluzionario quanto il web, una scelta di libertà con metodo di esperienza collettiva e sociale, una vocazione».
I ragazzi arrivarono un anno dopo e per loro fu più che altro il senso dell’avventura a spingerli verso l’esperienza scout che si materializzò in termini più concreti con Luigi Buizza negli anni 50. Fino al 1974 con la fusione delle due componenti nell’Agesci, ad oggi.
Il libro che come ha spiegato Lalla Pellegrino voleva far ricordare ma non vivere di ricordi, alterna vecchie foto, documenti e testi per dare strumenti di lettura anche a chi questo mondo non lo conosce ma ci si riconosce. E in copertina, un sentiero, la strada. Il simbolo degli scout.
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