Sceneggiatrice lecchese a Los Angeles: «Situazione devastante, quartieri rasi al suolo, dobbiamo uscire con le maschere»

Da cinque giorni ormai, diverse aree di Los Angeles sono avvolte dalle fiamme che hanno distrutto case e vegetazione, lasciando intorno a sé desolazione e lo sconforto di chi ha perso tutto. Attualmente, sono 10 le persone decedute e oltre 10.000 gli edifici e i mezzi di trasporto distrutti dagli incendi.

I roghi sviluppatisi a Pacific Palisades e Eaton sono già entrati nella lista degli incendi più devastanti mai visti in California mentre da giovedì sta imperversando un altro incendio nella zona di San Fernando Valley. I media raccontano da giorni le vicende delle star di Hollywood che hanno perso la propria casa, da Anthony Hopkins a Billy Crystal, da Mel Gibson a Leighton Meester e Adam Brody.

Nella zona però non vivono solo i divi del cinema ma anche persone comuni che hanno dovuto far fronte all’evacuazione dalla propria casa e, nei casi più gravi, della completa distruzione in pochi istanti di tutto ciò che avevano. Oggetti e ricordi. Elisa Manzini è una sceneggiatrice lecchese che dal 2010 vive e lavora a Los Angeles:«La situazione è devastante. Ci sono interi quartieri rasi al suolo, incendi ovunque per la città. Io sono ancora in allerta per l’evacuazione, un’amica ha perso la casa e diversi amici sono stati evacuati. La qualità dell’aria è terribile, c’è molta fuliggine e dobbiamo uscire con le maschere. Gli incendi sono ancora attivi, il vento si è calmato un po’ ma siamo ancora tutti in allerta. Nella notte tra martedì e mercoledì il vento è stato pazzesco, era caldo e fortissimo, e purtroppo ciò ha contribuito all’aumento degli incendi. Lo scenario è veramente terribile».

Nella giornata di venerdì, sul luogo, è sopraggiunta anche la Guardia Nazionale per dare manforte ai soccorritori e alle forze dell’ordine che da giorni si adoperano per fornire aiuto e sostegno alla popolazione mentre i vigili del fuoco sono impegnati in un’intensa e complicata attività nel tentativo, sinora risultato vano, di domare le fiamme. La causa di una potenza così devastante rispetto agli incendi passati sarebbe da riscontrare nella perdurante siccità e nelle raffiche di venti secchi provenienti dall’entroterra, in una zona già martoriata diverse volte dalle fiamme. Inoltre, i vigili del fuoco hanno dovuto far fronte, in alcuni momenti, anche alla mancanza di acqua. Sono circa 180.000 le persone che sono state evacuate dalle loro case e la gigantesca area interessata dagli incendi ora è grande quanto la città di San Francisco: «Per dare un’idea della vastità degli incendi” prosegue Manzini “i due principali, Pacific Palisades e Eaton sono estesi come due volte la grandezza di Manhattan. Los Angeles non sarà più la stessa. Ci vorranno anni per ricostruire ma alcuni luoghi storici sono persi per sempre».

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