Cronaca / Lecco città
Martedì 14 Marzo 2017
Sabato a Lecco i tir in corteo
Tra i problemi i ponti vietati
Fai e Confartigianato spiegano i perché del blocco: «Sono numerose le questioni insolute, a cominciare dalla sleale concorrenza portata dalle imprese estere»
Autotrasportatori sul piede di guerra e pronti a bloccare il Paese, compresa la città di Lecco: sabato prossimo potrebbe essere una giornata critica per la circolazione, a causa dello stato di agitazione che riguarda gli operatori del settore.
Come hanno ribadito le rappresentanze associative del comparto (Federazione autotrasportatori italiani e Confartigianato) al prefetto Liliana Baccari, se il Governo non deciderà di ascoltarne le istanze gli addetti sono pronti a paralizzare il Paese, aderendo alla giornata di mobilitazione nazionale decisa da Unatras, il raggruppamento delle principali associazioni del mondo del trasporto.
«Le questioni ancora insolute sono numerose – hanno rimarcato i presidenti di Confartigianato trasporti Lecco Andrea Colombo e di Fai Lecco-Como Giorgio Colato -: dalla determinazione mensile dei costi indicativi di esercizio dei servizi di trasporto, con sanzioni per chi non rispetta i tempi di pagamento nei servizi effettuati, all’assunzione di iniziative che garantiscano il nostro trasporto dalla concorrenza sleale estera, con fenomeni ben conosciuti di esterovestizione e i mancati riscontri su temi centrali per la categoria, per i quali il Governo, e non solo il ministero dei Trasporti, avrebbero dovuto impegnarsi per una loro soluzione concreta».
Per quanto riguarda nello specifico il territorio lecchese, i due referenti degli autotrasportatori hanno lamentato in particolare la difficoltà quotidiana che la categoria riscontra nel rapporto con la Motorizzazione civile e l’amministrazione provinciale, che si concretizza con «il ritardo del rilascio di provvedimenti che ostacola la normale attività delle aziende, con forti ripercussioni sulle attività economiche, non solo proprie del settore».
Sabato prossimo, dunque, la mobilitazione darà vita a lunghi serpentoni di tir che invaderanno la città di Lecco e, proseguendo in corteo, raggiungeranno la città di Como, dove si posizioneranno davanti alla Motorizzazione civile in segno di protesta e dissenso per la chiusura degli uffici del Dipartimento anche nella città di Lecco.
Sotto i riflettori anche i problemi legati alla chiusura di ponti ai mezzi pesanti (nella fattispecie Brivio e Isella). «In settimana – hanno concluso Colombo e Colato - le associazioni stabiliranno anche ulteriori modalità di protesta con presidi davanti agli uffici della Provincia di Lecco, per il mancato rilascio delle autorizzazioni ai trasporti eccezionali scelto unicamente per togliersi responsabilità e non certo per garantire la sicurezza nella transitabilità di strade, ponti e viadotti; si presidierà anche davanti agli uffici della Prefettura, quale organo di Governo al quale sono state rivolte le doglianze territoriali e nazionali».
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