Cronaca / Lecco città
Martedì 16 Febbraio 2016
«Rusconi innocente
Da lui nessun aiuto
a Ernesto Palermo»
Parola agli avvocati Enrico e Angelo Giarda . I criteri della gara di Parè «erano noti fin dal 2009». «Accusa in pezzi, per questo il pm indaga i testimoni»
«Tutte le notizie che per il pubblico ministero sono clamorose in realtà non lo sono affatto. Rusconi voleva solo “sbolognare” Palermo il più velocemente possibile e gli diceva la prima cosa che gli veniva in mente».
E poi: «Ma quale aiuto per aggiudicarsi la gara di assegnazione del lido di Parè! Questo processo è riuscito semmai a dimostrare il contrario. E cosa fa, il pm, di fronte allo sgretolarsi del suo impianto accusatorio? Chiede la trasmissione degli atti alla Procura ipotizzando la falsa testimonianza di chi ha deposto in aula. Certo, hanno mentito tutti. Anche gli atti e i documenti mentono».
È stata una difesa a tutto campo, quella di ieri mattina nell’aula penale del tribunale di Lecco dell’avvocato Enrico Giarda, difensore dell’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi, accusato di turbativa d’asta e corruzione con l’aggravante contemplata dall’articolo 7 del Decreto legge 152/1991, ossia di aver favorito un’associazione mafiosa nell’ambito del processo Metastasi ormai alle battute finali.
Una difesa che ha ripercorso tutte le vicende contestate all’ex amministratore pubblico, in punto fattuale e di diritto, con la collaborazione, nella parte finale, dell’intervento dell’avvocato Angelo Giarda, tra i più noti e stimati penalisti italiani, professore di Diritto processuale penale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano.
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