Rose e palloncini: «Non è un addio, Luch sei con noi»
Folla immensa ai funerali di Luca Guglielmana, morto a 20 anni in un drammatico incidente a Piona
Occhi lucidi. E non per il freddo pungente la cui morsa ieri non ha allentato la presa nemmeno per un attimo. Visi tirati. Sguardi stralunati. Perchè non è facile arrendersi alla realtà e realizzare che il sorriso di Luca Guglielmana si è spento. Il grande abbraccio che la Valle ieri ha riservato al giovane di Mese morto in un drammatico incidente stradale alle porte di Piona, scalda il cuore, sì, ma non risveglia dallo choc in cui tutta la comunità è piombata dopo la tragica notizia. «Non sarà un addio, ma un arrivederci».Così recitava il grande striscione realizzato dagli amici per salutare per l’ultima volta Luca. Una folla enorme ha riempito ieri non solo la chiesa del comune del fondovalle chiavennasco, ma anche l’ampio sagrato dove ha regnato un silenzio impressionante in attesa del feretro portato a spalla da amici e colleghi di lavoro e ricoperto di una cascata di rose bianche. Le stesse portate dalle amiche in lacrime.
Ad attendere l’arrivo della bara in legno chiaro, due ali di folla che si sono strette attorno a mamma Miki, a papà Paolo e ai fratelli Matilde e Andrea, ma anche dai tanti parenti e amici, piegati dall’immenso dolore. In corteo anche il vessillo dell’Ac Mese con tutti gli atleti e i dirigenti in divisa (Luca aveva militato nella squadra di calcio).
Gli amici hanno voluto portare nel piazzale la motocicletta di Luca a cui era legatissimo. Il giovane frontalieri era un vero appassionato di motori. Martedì sera rientrava da Lecco dove si era recato per ritirare la sua vettura da un’autofficina.
Un gesto per “Luch”, così era chiamato dagli amici, rimarcato anche da don Casimiro che ha voluto anche ricordare l’impegno del giovane nelle attività del paese: «Se guardiamo il crocifisso possiamo vedere Luca nelle braccia di Gesù, che lo sta portando in Paradiso mentre noi come Maria e Maddalena siamo ai piedi della Croce. Mi immagino che macchina gli darà da guidare Dio lassù. Sicuramente sarà una macchina molto bella».
Al termine della funzione religiosa, sul sagrato della chiesa, il grande abbraccio si è sciolto in un ultimo gesto simbolico liberando al cielo decine di palloncini bianchi.
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