Cronaca / Lecco città
Mercoledì 08 Gennaio 2025
Ripartono i lavori per la nuova strada che da Lecco sale a Campo de’ Boi
Sono ripartiti i lavori per la realizzazione della nuova agro – silvo – pastorale verso la località di Campo de Boi. «I proprietari che stanno realizzando l’opera – conferma Giovanni Cattaneo, assessore all’attrattività territoriale del comune di Lecco – ci avevano informato della ripresa dei lavori. Non sappiamo se il contenzioso giudiziario in corso sia stato risolto. Come ho sempre detto si tratta di una questione tra privati. Il titolo edilizio scade a luglio 2025 ma credo che la strada sarà pronta molto prima».
Sarebbe comunque ancora in corso la mediazione tra i privati dopo il ricorso di un proprietario terriero che aveva bloccato i lavori nel luglio 2023. Nel dettaglio, l’accusa era che i 750 metri già costruiti non solo sconfinassero nei suoi terreni ma non seguissero neanche il percorso autorizzato dall’amministrazione comunale. Un passaggio che, di fatto, aveva bloccato l’intera vicenda per mesi, lasciando il bosco in condizioni molto difficili complice anche il susseguirsi di eventi meteorologici intensi. La ripresa dei lavori, avvenuta già prima di Natale, lascia presupporre che la questione possa risolversi positivamente e i lavori possano essere completati. Come segnalato da alcuni cittadini sui social, il tracciato è ormai giunto di fianco al collegio Madonnina. Nel complesso quella della nuova agrosilvopastorale per Campo de Boi, piccola località posta a circa 700 metri di altitudine, è una vicenda molto intricata che si trascina da oltre un decennio. Nel 2014, infatti, i proprietari delle case di Campo de Boi e i residenti nella frazione di Neguggio avevano iniziato a discutere sull’utilizzo della strada, di proprietà privata, che dalla località Rovinata di Germanedo sale verso Campo de Boi. Preso atto dell’impossibilità di trovare un accordo, nel 2017 è nata l’idea di creare un secondo tracciato che parte da Falghera, raggiunge il ponte della Tenaglia e poi prosegue fino a Campo de Boi lungo l’attuale sentiero per circa 2,6 chilometri.
Per procedere è stato necessario prima trovare un accordo tra tutti i trenta proprietari, i quali hanno anche costituito un consorzio, e poi ottenere le autorizzazioni degli uffici tecnici competenti. Ci è voluto un altro anno per vedere partire i lavori nel primo tratto mentre in città infuriavano le polemiche. Da un lato, i contrari, secondo cui il progetto rappresentava solo un inutile scempio di un bosco vista l’esistenza di una seconda strada. Dall’altro lato, i promotori, per i quali l’infrastruttura era necessaria al fine di raggiungere diversi obbiettivi: impedire l’abbandono di Campo de boi, consentendo un agevole accesso al vecchio borgo tanto ai proprietari, molti dei quali anziani, quanto ai mezzi di soccorso; favorire una migliore manutenzione del bosco, oggi ritenuta quasi impossibile per la difficoltà nel trasportare a valle la legna.
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