«Resistiamo ancora

contro chi cavalca

paure e insicurezze»

Un XXV Aprile particolarmente partecipato, quello di ieri a Lecco. Più di 400 i lecchesi che hanno affollato il cortile del Palazzo comunale, purtroppo quasi esclusivamente di seconda e terza età. Prima il corteo dal Santuario della Vittoria, poi la deposizione delle corone d’alloro a Largo Montenero e quindi i discorsi nel cortile del palazzo comunale. Un fronte compatto di autorità, e soprattutto tanti cittadini comuni. Alcuni con il fazzoletto partigiano al collo (l’assessore Riccardo Mariani con quello rosso della Brigata partigiana Garibaldi), altri con il tricolore. Una sola bandiera politica, quella di “Potere al popolo”. Insomma, un XXV Aprile dei tempi moderni dove la politica e la retorica, sempre dietro l’angolo in queste occasioni, hanno lasciato spazio ad altre considerazioni anche nei discorsi ufficiali, più “sociologici” che strettamente legati alla storia della Liberazione.
Il sindaco Virginio Brivio e il presidente dell’Anpi Enrico Avagnina sono andati dritti al cuore della questione, pur non rinunciando ad alcune necessarie digressioni storiche. Il sindaco di Lecco ha terminato il discorso con un appello: «Resistiamo, ieri come oggi, di fronte a chi vuole consegnarci un mondo bieco. Resistiamo, ieri come oggi, di fronte a chi non tende una mano a chi fa più fatica. Resistiamo, ieri come oggi, di fronte a chi vorrebbe far rivivere epoche intrise di sangue. Resistiamo, ieri come oggi, di fronte a chi fa di tutto per instillare dubbi, insicurezze, paure e di fronte a chi cavalca questi sentimenti per il proprio tornaconto. (…) Siamo i testimoni viventi della lotta per la libertà che nel 1976 valse alla Città di Lecco la Medaglia d’argento al Valor Militare consegnata dall’allora Presidente della Camera dei Deputati Sandro Pertini in una giornata storica per la nostra Città».
I servizi sul XXV Aprile a Lecco e provincia su “La Provincia di Lecco” del 26 aprile 2018