Cronaca / Lecco città
Mercoledì 20 Gennaio 2021
«Reddito cittadinanza a Lecco
700 persone hanno trovato lavoro»
Il 35% dei beneficiari ha un’occupazione, na percentuale che è tra le migliori in Lombardia - E il 60% dei neo assunti ha mantenuto il contratto
«In provincia di Lecco il Reddito di cittadinanza ha veicolato tante persone verso il posto di lavoro. Il 35%, pari a circa 700 persone, di chi ne ha usufruito ora è occupato, è uno dei dati migliori in Lombardia insieme a Como, che ha il 34% e a Sondrio che ha una percentuale di poco superiore alla nostra. Non solo, abbiamo verificato che il 60% di queste persone dopo un certo periodo di tempo ha mantenuto il contratto di lavoro, a dimostrazione di un appropriato incontro fra domanda e offerta».
Cristina Pagano, dirigente del Settore Lavoro dell’ente provinciale di Lecco, presenta i dati del Reddito di cittadinanza con aggiornamento al 31 dicembre e sottolinea che «questo buon dato è frutto di una buona collaborazione fra Centri per l’impiego e i navigator, che nella nostra provincia hanno dato un sicuro apporto attivo di professionalità. Ora – aggiunge Pagano – se, come leggiamo in questi giorni, si stima che almeno 700mila persone nel 2021 chiederanno il Reddito di cittadinanza è necessario completare il potenziamento dei Centri per l’impiego e, quindi, integrare in organico i navigator».
Secondo i dati elaborati dalla Provincia a dicembre si registrano 2.065 domande di Reddito di cittadinanza. Di queste, 1.739 hanno avuto una prima convocazione per un colloquio (84,21%) e 1.598 sono state prese in carico (91,89%). I patti di servizio messi in atto sono 958.
Un altro dato positivo per il territorio lecchese sta nell’importo medio del Reddito di cittadinanza basso rispetto a quello di altre province: «Con 484 euro mensili di media – afferma Pagano – il dato è uno dei più contenuti della Lombardia, in quanto nel Lecchese solo in pochi casi il reddito Isee è zero, in famiglia c’è quasi sempre almeno una persona che lavora».
I Centri per l’impiego di Lecco e Merate attendono ora il completamento del concorso pubblico per potenziare gli organici, che negli uffici di Lecco e Merate porteranno all’assunzione di 50 persone, alzando così l’organico complessivo a 64 unità di lavoratori dipendenti.
Dal 2010 i Centri per l’impiego lecchesi non possono assumere, ma negli anni hanno allestito una serie di nuovi servizi anche col lavoro di 30 collaboratori esterni.
Ora il potenziamento è quanto mai necessario dal momento che diversi dipendenti stanno andando in pensione e la pandemia ha aumentato la richiesta di servizi.
Un quadro, questo, in cui tuttavia anche nei mesi della pandemia ha avuto un ruolo anche il protocollo d’intesa siglato con tutti i Comuni della Provincia di collaborazione con i servizi sociali: “Il Reddito di cittadinanza – conclude Pagano – sottolinea l’esigenza di una valutazione multidimensionale delle diverse situazioni e il territorio ha scelto di continuare a collaborare in questa modalità congiunta già prevista con il Reddito di inserimento e quindi con l’incontro periodico di équipe a cui prendono parte anche i navigator».
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