Rafforzare le medie imprese

Un progetto di Deutsche Bank

Deutsche Bank sta per lanciare una piattaforma di servizi e consulenza rivolta alle imprese italiane di media dimensione con un fatturato tra i 50 e i 250 milioni.

Come ricorda una nota del colosso bancario, le medie imprese sono «un segmento strategico del tessuto imprenditoriale nazionale che conta oltre 4800 aziende che contribuiscono al 10% del Pil italiano».

E Silvio Ruggiu, responsabile della rete delle filiali Db in Italia sottolinea: «Le imprese rappresentano da sempre uno dei target di riferimento per Deutsche Bank - commenta Ruggiu -. Abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza come partner finanziario delle piccole e medie imprese, con un focus specifico su quelle a maggiore potenziale».

Deutsche Bank vanta nel portafoglio clienti il 14% del totale delle Mid Cap italiane, con particolare copertura di quelle operanti nei settori tipici del made in Italy (manifatturiero 26%, alimentare 16%, moda 7%, mobili 6%). L’obiettivo per il futuro è continuare a incrementare il servizio e l’offerta per servire al meglio queste aziende e ampliare il nostro bacino clienti, arrivando a coprire circa il 25% del segmento delle medie aziende.

Deutsche Bank ha rafforzato la squadra di consulenti, creando un team di circa cinquanta tra specialisti e banker organizzati per aree geografiche, settori merceologici e prodotti dedicati al commercio (come trade finance, coperture sui tassi e sui cambi). A queste figure professionali, si affiancano le strutture della banca attive nel transaction banking e nel corporate finance, con l’obiettivo si supportare la crescita e lo sviluppo delle aziende nei mercati nazionali ed esteri, e nei mercati di capitali.

«Siamo molto orgogliosi - conclude Ruggiu - di collaborare con player qualificati, ognuno nel proprio specifico ambito. E siamo fiduciosi che questo progetto ci permetterà di contribuire in modo concreto al rafforzamento di quel tessuto imprendioriale italiano capace di innovarsi, di internazionalizzarsi e di cogliere le sfide della competizione globale».