«Quel ramo di psiche»: dopo anni di attesa apre il nuovo Cps di Lecco

È una farfalla il logo di “Quel ramo di psiche”, il nuovo centro psicosociale di Lecco aperto ieri in via Tubi. Farfalla che, come ha ricordato Simonetta Martini, è un “simbolo della rinascita e della rigenerazione dell’anima”. Quella di ieri, del resto, è stata una autentica rinascita per il centro psicosociale lecchese, in attesa da molti anni di una nuova sede che permettesse l’abbandono del fatiscente edificio di via Ghislanzoni. P

È stato fondamentale poter arredare questi spazi in modo armonioso e piacevole. Lavorare in un luogo accogliente restituisce sensazioni positive ad operatori e utenti». Nel 2023, il centro psicosociale di Lecco ha seguito 3.037 pazienti di cui più di 800 giovani e giovani adulti tra i 18 e i 34 anni. Complessivamente, nella struttura lavorano una quarantina di operatori. «A fronte di un’utenza che cambia nel modo di manifestare il proprio malessere - ha aggiunto la dottoressa Martini – siamo impegnati nell’erogare in modo sempre più appropriato terapie integrate cliniche e riabilitative. Cerchiamo di attuare interventi precoci, intensivi e individualizzati sull’area giovani. In aggiunta, lavoriamo per costruire una comunicazione più forte con i medici di base, nonché un’integrazione più incisiva con il territorio».

Sotto gli spazi destinati al nuovo Cps è stato collocato il centro diurno, dove lavorano sette operatori, per la maggior parte educatori e terapisti della riabilitazione. «Questo – ha sottolineato la responsabile Vittoria Speltoni – è un luogo che dà accoglienza a delle persone che attraversano periodi di difficoltà e hanno bisogno di spazi in cui sentirsi accolti. Qui si possono creare nuove amicizie o mettere alla prova i propri talenti. Organizziamo laboratori anche su suggerimento dei pazienti stessi. Poter avere un luogo dove comunicare e trovare ascolto e fondamentale per la salute. Attualmente seguiamo un’ottantina di persone».

A tutti gli operatori dei servizi di salute mentale è arrivato un sincero ringraziamento da parte di Marco Trivelli, direttore generale dell’asst di Lecco, il quale ha auspicato «un continuo miglioramento delle condizioni dei luoghi di cura». In seguito, tanto il centro psicosociale quanto il centro diurno hanno ricevuto la benedizione di don Bortolo Uberti. «È compito di un’intera città – ha ricordato il nuovo prevosto di Lecco – fare in modo che nessuna persona sia lasciata sola e per questo è fondamentale riconoscere il diritto alla cura. Una cura che non passa soltanto da un farmaco o una diagnosi, pur necessarie. Passa soprattutto dalla relazione e dall’incontro. Chi viene qui trova accoglienza, relazione ma soprattutto speranza per il futuro».

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