Quarto ponte, Gattinoni al contrattacco

Il sindaco di Lecco replica alle accuse di Mauro Piazza e Mattia Micheli: «Se ora si discute della corsia in uscita è merito dell’amministrazione comunale di Lecco».

Una corsia oppure due? Il cantiere per il quarto ponte di Lecco è stato inaugurato da una settimana. Nemmeno il primo colpo di ruspa cancella le polemiche sull’opera. Dopo la presa di posizione del sottosegretario Mauro Piazza e del consigliere provinciale Mattia Micheli che hanno accusato il sindaco di Lecco e l’amministrazione di aver messo a rischio l’opera, il primo cittadino interviene per replicare alle accuse, ripercorrendo l’iter amministrativo e motivando la necessità di una corsia in uscita da Lecco. A oggi il ponte prevede una sola direzione da pescate verso il Bione e vede a fianco una pista ciclabile.

“Un ponte a metà non serve alla città – dichiara Gattinoni - Serve una corsia in uscita. È da tre anni che lo dico ed è da tre anni che lavoro per ottenere questo risultato indispensabile per Lecco e per tutto il territorio”.

Una posizione che a detta di Piazza e Micheli poteva mettere a rischio la stessa realizzazione del ponte ma che, dopo un confronto acceso, è stata condivisa anche dalla Provincia di Lecco e auspicata anche il giorno del taglio del nastro dallo stesso ministro Salvini.

“Anas, mentre è già avviata la costruzione del ponte “a senso unico”, sta studiando la soluzione tecnico-economica che, prendendo in considerazione tutto il lavoro svolto fino a ora, possa attivare una corsia in uscita da Lecco. Al momento non sappiamo ancora quali soluzioni ci sottoporrà Anas, e di conseguenza non possiamo immaginarne né costi né tempi di realizzazione. Ma un dato è certo – conclude Gattinoni - se oggi si sta concretamente progettando la corsia in uscita da Lecco, significa che quella sterzata, vigorosa, impressa dal Comune nel 2021 è stata efficace”.

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