Quanti pagano le fatture alla scadenza?
Le imprese lecchesi sono tra le più ligie
Più del 49% delle aziende del nostro territorio è puntuale nella liquidazione
Sono più attente agli obblighi le realtà di minori dimensioni, tra i settori spicca l’edilizia
Lecco è fra le province lombarde più puntuali nei pagamenti fra imprese, con il 49,2% degli imprenditori locali che pagano le fatture a scadenza.
Secondo lo “Studio pagamenti” aggiornato a fine marzo realizzato da Cribis (società del Gruppo Crif specializzata in business information) Lecco è nel gruppo di testa delle province lombarde di imprese che «godono di ottima salute e sono affidabili in senso commerciale».
Davanti a Lecco ci sono Sondrio (che col 57,6% di aziende puntuali nei pagamenti ha il primato regionale e anche nazionale), seguita da Brescia (51,9%), Bergamo (51,3%), Mantova (50,6%). Dietro a Lecco ma sempre nel gruppo delle migliori pagatrici con percentuale superiore alla media lombarda (44,4%) ci sono le aziende della vicina Como (47,7%) e Varese (44,8%). Sotto la media lombarda, ma comunque superiori alla media nazionale (35,6%), Monza e Brianza (43,3%) e Pavia (42,2%).
Nella media lombarda «le micro imprese - spiegano gli analisti di Cribis - sono le più puntuali, con una percentuale di pagamenti regolari del 47,8%». Seguono le piccole (39,5%), le medie (25,8%) e le grandi, «che sono le meno puntuali con una quota pari al 13,3%». Però le micro imprese hanno anche il primato peggiore, quello dei ritardi gravi, con l’8,1% di aziende che pagano con oltre 30 giorni di ritardo seguite dalle piccole (4,9%), dalle medie (4,2%) e dalle grandi imprese (4,6%).
Per i settori l’edilizia è il comparto più puntuale (54,9% di pagamenti a scadenza), con solo il 6,6% di ritardi gravi. «Male invece il commercio al dettaglio, col 34,4% di pagamenti e l’11,1% di ritardi gravi».
Per Marco Preti, ad di Cribis ci sono tuttavia «importanti segnali di miglioramento nei ritardi di pagamento e in un solo anno sono calati dell’8,8% i pagamenti giunti con grave ritardo. Il calo dei pagamenti oltre un mese di ritardo - aggiunge Preti - va sicuramenti interpretato come un indicatore del miglioramento dello stato di salute delle imprese lombarde». Un dato che si unisce a quello dei fallimenti, «altro importante indicatore, da un paio d’anni in costante riduzione. Le stesse aziende però - aggiunge Marco Preti - mettono in evidenza che in questi anni hanno dovuto fronteggiare una situazione difficile, caratterizzata da una riduzione del giro d’affari e una crescita dei ritardi nei pagamenti e degli insoluti. Tutto ciò è quindi la dimostrazione di come la gestione del credito commerciale sia diventata un fattore centrale della vita aziendale, insieme alla qualità dei prodotti e alle strategie commerciali».
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