
Cronaca / Lecco città
Martedì 11 Febbraio 2025
Quando la burocrazia vince a scapito
delle persone: un intero condominio
resta al freddo in centro a Lecco
Lecco
Una situazione surreale. Un condominio intero, in pieno centro a Lecco, con anziani e bambini, lasciato al freddo per pastoie burocratiche che non riguardano i singoli condomini, ma la proprietà. È un condominio di via Leonardo Da Vinci, al civico 24, al centro di una contesa successione che ha prodotto una situazione difficilmente comprensibile, anche se semplice da spiegare: la proprietaria del condominio è deceduta e sono comparsi più testamenti. In attesa che si stabilisca quale sarà quello prevalente e, dunque, chi sarà il legittimo proprietario del condominio, sono stati bloccati dal Tribunale, legittimamente, tutti i conti. Anche quelli che servivano, per esempio, a pagare i conti del gas che alimenta la caldaia centralizzata. Risultato? Pur volendo i condomini pagare e pur essendo attivo il conto sul quale i condomini versano regolarmente gli affitti, i conti “condominiali”, non sono saldati, a quanto è dato di capire. E così le aziende energetiche dopo diverse bollette rimaste insolute, come i relativi solleciti (d’altronde non c’è più nessuno che può rispondere essendo conti e bollette intestati al “de cuius”, hanno tolto le utenze comuni: gas in primis.
Così ci raccontano i condomini Anita Balbiani e Isabella Bonaschi. Anita Balbiani argomenta. «Oggi andremo davanti al Tribunale a protestare. Ho un figlio che va alle elementari e sta, come tutti noi, al freddo da quindici giorni. Come, pure, gli anziani che vivono qui e si stanno ammalando. Non so cosa blocchi i pagamenti delle bollette del gas, ma so solo che il riscaldamento non funziona e ci hanno detto che è per questo motivo». Isabella Bonaschi, sua vicina di casa, aggiunge, rivolgendosi ai social per chiedere aiuto: «Sto vivendo una situazione surreale nel condominio in cui risiedo, in via Leonardo da Vinci 24. Siamo sei famiglie a risiedere con regolare contratto d’affitto in questo condominio. Da circa 15 giorni siamo senza riscaldamento: il fornitore del gas ha sospeso la fornitura a causa del mancato pagamento del servizio (la caldaia è centralizzata). La situazione è molto complicata: dopo la morte della proprietaria è subentrata una battaglia legale in materia di successione ed eredità, per cui oggi ci troviamo noi tutti condomini in questa situazione assurda e grave, senza avere informazioni e notizie certe da nessuno, abbandonati a noi stessi. Non siamo nemmeno stati avvisati dell’imminente sospensione del gas. Siamo sei famiglie, tra cui bambini molto piccoli e anziani».
Insomma, la situazione è molto intricata. E il Tribunale, senza atti specifici, può far poco. Infatti sui social i “consigli” convergono tutti nel nominare un avvocato di fiducia che possa promuovere ricorsi d’urgenza o, comunque, assistere i condomini. Ma non è semplice. Ma la questione, se vogliamo, è invece semplicissima: non si può, nel 2025, permettere che ci siano decine di persone abbandonate al loro destino per battaglie legali che non le riguardano direttamente. E che ci siano bambini e anziani che soffrono al freddo senza che nessuno sappia come aiutarli. Ora che la faccenda è diventata di pubblico dominio si spera che qualcuno aiuti queste persone a riacquistare i diritti più elementari: una casa che non sia un frigorifero.
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