Pronto soccorso dell’ospedale di Lecco,
a febbraio sarà pronta la nuova ala

A confermarlo è il direttore generale dell’Asst di Lecco Marco Trivelli che ha ammesso: «Pensiamo di riuscire a rendere effettiva l’apertura per i primi mesi del prossimo anno». Il nuovo Pronto soccorso era stato inaugurato alla fine del 2023 ma non ancora aperto: il collaudo ha richiesto più tempo del previsto

La nuova ala del Pronto Soccorso dell’ospedale Manzoni di Lecco sta per vedere la luce. Finalmente. L’ultima data parla di febbraio. A confermarlo è il direttore generale dell’Asst di Lecco Marco Trivelli che ha ammesso: «Pensiamo di riuscire a rendere effettiva l’apertura per i primi mesi del prossimo anno, probabilmente a partire da febbraio 2025».

Ma come? Non era stato aperto e inaugurato sotto Natale 2023? Sì, inaugurato, ma non aperto. Il precedente direttore generale Paolo Favini, però, non aveva raccontato bugie, quando l’aveva inaugurato. Il lavoro era finito e consegnato. Ma chi si sarebbe aspettato che poi i collaudi sarebbero durati tanto? Favini, in tempi non sospetti, si era sempre lamentato del fatto che i lavori fossero affidati a ditte che facevano capo a Roma. Non per un fatto “geografico” ma perché la logistica era resa più complicata. In una delle ultime interviste Favini aveva spiegato che si sarebbe fatto di tutto per aprire in maniera rapida il Pronto Soccorso. L’unica ala non terminata era quella della radiologia, con la nuova Tac a 128 strati che da mesi è smontata ma pronta a essere installata, e che necessitava di lavori di collegamento con l’ala vecchia. Ma tutti questi lavori, ha spiegato Marco Trivelli, pur dopo aver ammesso le difficoltà amministrative e tecniche con l’impresa costruttrice, sono terminati. E si è alla fase di collaudo che dovrebbe concludersi entro dicembre. Poi, però, ci saranno le fase di accreditamento.

«Siamo in fase di accreditamento con Ats, Vigili del Fuoco e tutti gli altri enti autorizzativi – ha affermato il direttore generale dell’Asst Marco Trivelli – Per cui ora potremmo ipotizzare come data di effettiva apertura della nuova ala i primi mesi del 2025. Probabilmente da febbraio». Ricordiamo che la nuova area del Pronto Soccorso permetterà di curare in contemporanea fino a cinque grandi urgenze, il che attualmente è molto difficile fare. Non è questione solamente di trattare codici gialli e rossi, che già oggi vengono curati in contemporanea, ma di gestire emergenze che mettono in pericolo la vita stessa dell’infortunato o del malato acuto.

La nuova ala, poi, permetterà di isolare i pazienti in pressione negativa, anche per le ipotesi di attacco chimico o batteriologico. O, semplicemente, dovesse ripresentarsi una situazione simile a quella di febbraio 2020, quando esplose la pandemia da Sars Co V2. Non solo: la nuova ala del Pronto Soccorso sarà dedicata solamente a codici gialli e rossi, mentre i codici minori saranno trattati nell’area vecchia, quella attualmente in funzione. Separazione che faciliterà e renderà più efficiente la risposta alle esigenze dei cittadini in cura. Le attrezzature del nuovo Pronto Soccorso, nonostante siano quasi tutte oramai installate da (quasi) un anno, sono quanto di meglio si possa trovare sul mercato e così il responsabile del Ps Luciano D’Angelo, che è anche presidente regionale di Simeu (società italiana medicina di emergenza urgenza), non vede l’ora di poterle utilizzare al meglio.

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