Produzione e ordini,
regna la stabilità
L’osservatorio di Confindustria fra le grandi aziende di Lecco, Sondrio e Como
A settembre indicatori fermi, insolvenze al 44%
Ordini interni prevalentemente in calo, esportazioni stabili a fronte di livelli produttivi piuttosto invariati, fatturati nella maggior parte dei casi in calo, in aggiunta a una sofferenza che continua sul fronte delle insolvenze dei clienti.
Sono alcuni dati principali che emergono dall’ultimo Osservatorio rapido congiunto di Confindustria Lecco e Sondrio e Unindustria Como sul mese di settembre.
L’indagine, che non è statistica ma qualitativa e realizzata, ci dicono in Confindustria Lecco e Sondrio, su un campione significativo delle aziende iscritte all’associazione, fa il punto sulla produzione locale nel mese di settembre messo a confronto col precedente mese di luglio.
Considerando la media dei tre territori, per quanto riguarda gli ordini nazionali il 36,8% del campione indica una diminuzione, il 35,9% una stabilità e il 27,3% un incremento.
Nelle esportazioni quasi la metà delle aziende (40,7%) indica livelli stabili, per il 31,5% c’è invece un rallentamento mentre per il 27,8% c’è un incremento di ordinativi esteri. Un quadro, questo, in cui si riflette lo stesso andamento anche per le sole aziende di Lecco.
Un altro indicatore fondamentale, quello sulla produzione, per le imprese di Confindustria Lecco e Sondrio segnala nel 45,5% dei casi stabilità, “mentre i segnali di aumento delle attività (25%) e di diminuzione (29,5%) tendono a bilanciarsi. Si ferma tuttavia a 78,3% in settembre la capacità produttiva mediamente impiegata dalle imprese locali.Per quanto riguarda i fatturati, se nella media dei tre territori si registra un calo per il 44,4% delle imprese del campione, il dato ristretto ai soli territori di Lecco e Sondrio migliora con una diminuzione segnalata dal 38,3% delle imprese. Sempre su Lecco e Sondrio i fatturati sono riferiti come stabili dal 36,2% del campione mentre il 25,5% registra un aumento.
Nelle previsioni gli imprenditori segnalano un mantenimento dei livelli, in un orizzonte temporale che si restringe a poche settimane per il 42,4% delle imprese e supera il trimestre solo nel 15,6% dei casi. Quasi la metà delle imprese (44,7%) riferisce insolvenze dei clienti e ritardi di pagamento in una situazione di criticità che in settembre è rimasta stabile per l’86,2% del campione ed è peggiorata per il 13,8%. Nell’occupazione il 70,8% del campione conferma stabilità dei posti di lavoro mentre diminuzione e aumento si bilanciano con la stessa percentuale del 14,6%. In proposito per i prossimi mesi il 72,9% delle imprese segnala un mantenimento, il 16,7% una possibile diminuzione e il 10,4% un aumento.«I dati - afferma la presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Cristina Galbusera - mostrano una situazione sostanzialmente stabile, considerando anche che le variazioni non sono quantificabili date le indicazioni di carattere qualitativo. Diverse realtà hanno segnalato una sensibile crescita, pur in presenza di casi in cui emerge ancora fatica, in un quadro che resta variegato ma fa emergere anche indicazioni positive. Queste rilevazioni - aggiunge Galbusera - affiancate ai primi segnali di miglioramento che avevamo evidenziato nei mesi scorsi, ci dicono ancora una volta che il quadro resta complesso ma ci lascia sperare nella ripresa, che va necessariamente sostenuta con le misure per il rilancio dell’economia del Paese».
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