Cronaca / Lecco città
Martedì 29 Agosto 2017
Prezzi al dettaglio in discesa
Il carrello è più leggero
Paragone tra il mese di luglio dello scorso anno e del 2017, frutta, verdura e carne sono più a buon mercato
Prezzi in altalena in città, nel raffronto tendenziale e congiunturale. Rispetto all’anno scorso, a luglio la variazione rallenta, mentre il paragone con giugno 2017 rileva un saldo positivo.
L’ufficio statistica del Comune di Lecco ha fatto il punto sull’andamento dell’inflazione, effettuando il consueto rilevamento in funzione del paniere merceologico – basato su singoli prodotti e su intere categorie – preso in considerazione.
Il confronto con il mese di luglio 2016, dunque, ha messo in evidenza una situazione di complessiva stabilità, considerato che la variazione si attesta al +0,3%; il raffronto tra giugno 2016 e giugno 2017, invece, si era chiuso con un +0,5%. Il picco si era registrato a febbraio, con +1%: da allora una diminuzione che negli ultimi tre mesi si è accentuata continuamente.
Per quanto riguarda invece la variazione mensile, il +0,2% indica una ripresa rispetto ai valori di maggio e giugno, che si erano attestati entrambi appena sotto lo zero (-0,1%). Un anno fa, però, il dato era superiore (+0,4%).
Venendo invece all’indice dei prezzi al consumo, i tecnici di Palazzo Bovara hanno evidenziato che nell’arco di un anno e mezzo i prezzi sono cresciuti di solo mezzo punto percentuale, concentrato interamente nel 2017.
Tra le analisi più interessanti figurano le variazioni per tipologia di prodotto, che sottolinea nel periodo preso in esame un andamento contrapposto per quanto riguarda la valorizzazione dei beni rispetto a quello dei servizi rispetto al mese precedente, con i primi a calare (-0,3%) e i secondi a crescere (+0,6%).
Approfondendo il discorso, si nota una diminuzione congiunturale dei prezzi dei beni alimentari (-0,4%), frutto delle contrazioni registrate in particolare da frutta (-4%) e vegetali (-1,5%), che registrano prezzi in promozione o addirittura ribassati. Anche carni, pane e cereali risultano in diminuzione di poco più di mezzo punto percentuale. Continua invece la contrazione dei beni energetici (-1%), tendenza che si protrae senza sosta ormai dallo scorso aprile, arrivando a sfiorare il -8%.
Per quanto riguarda invece i prodotti che hanno registrato le variazioni più consistenti, spiccano per il loro aumento di prezzo (nel comparto ortofrutta e ittici) i funghi (+12,1%), pompelmi (+12%) e kiwi (+9,9%), mentre al contrario sono diminuiti fagiolini (-25,9%), albicocche (-23,3%) e cocomeri (-22,1%).
Negli altri ambiti, incrementi record per noleggio mezzi di trasporto (+7,4%), assicurazioni moto (+6,2) e assicurazione ciclomotori (+5,9%).
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