Cronaca / Lecco città
Domenica 29 Settembre 2019
Prendono il reddito
Vogliono lavorare
Lecco: in media in Lombardia circa il 20% degli aventi diritto non risponde alla convocazione, a Lecco solo il 2% - Panzeri: «Noi abbiamo già contattato i primi 500, che sono stati convocati per un appuntamento in ottobre»
C’è chi “sfugge” alle proposte lavorative e chi, invece, risponde sempre presente: è il caso dei lecchesi, sempre reperibili quando suona il telefono.
Il reddito di cittadinanza prevede l’erogazione di un sostegno economico a fronte dell’impegno ad accettare almeno una delle tre offerte di lavoro congrue presentate al beneficiario dai centri per l’impiego. Si sa però che, se l’offerta non si riceve, di fatto “non conta”. Così, tra furbizie varie ed errori reali, accade che tra il 15 ed il 20% dei soggetti che gli operatori stanno cercando di contattare in Lombardia risulti irraggiungibile, nonostante l’incasso dell’assegno avvenga regolarmente.
Sotto questo aspetto – ancora una volta – i cittadini lecchesi sono i più virtuosi, in quanto la quasi totalità dei beneficiari ha regolarmente risposto al telefono: solo il 2% delle persone chiamate per affrontare un colloquio non ha “alzato la cornetta”; si tratta della media più bassa di tutta la Regione.
A metterlo in evidenza è stato l’assessore al Lavoro della Lombardia, Melania Rizzoli, che ha spiegato come i Centri per l’impiego delle province lombarde abbiano avviato da qualche tempo l’iter finalizzato a contattare circa 23mila persone entro la fine dell’anno. Un procedimento che sta incontrando, appunto, non pochi problemi, con uno su cinque di questi soggetti che risultano irreperibili.
«Ci sono errori di registrazione, dati incompleti, persone all’estero – ha spiegato all’Ansa -, casi di un unico cellulare per più persone, persone domiciliate in Lombardia ma residenti in altre Regioni. Abbiamo qualche difficoltà a raggiungere le persone. Dal primo aprile le persone ricevono il reddito ma posti di lavoro ad oggi zero».
Anche in questa circostanza, dunque, i cittadini lecchesi risultano i più volenterosi e i meno restii a rimboccarsi le maniche. Cosa che da qualche giorno hanno la possibilità di fare in modo anche più facile, considerato che sono ufficialmente entrati in servizio i dodici navigator assegnati alla provincia di Lecco per accompagnare i percettori del reddito di cittadinanza nel percorso verso il reinserimento lavorativo.
«In realtà, noi abbiamo già contattato ciascuno dei 500 lecchesi che risultano beneficiari del reddito di cittadinanza – ci ha spiegato Roberto Panzeri, direttore del Centro per l’impiego -. Dobbiamo fare una verifica circa la base su cui questa percentuale poggia: noi ci riferiamo all’elenco di cui disponiamo e che arriva fino alla fine di giugno. E’ possibile però che in altri territori sia già arrivato quello successivo, fatto che inciderebbe in modo consistente sulla quantità di soggetti contattati».
Dunque, i circa 500 lecchesi non solo hanno risposto, ma hanno già un appuntamento al Centro per l’impiego. «Li abbiamo convocati tutti entro la prima decade di ottobre. Lì magari qualcuno può essere che non arrivi, ma lo valuteremo strada facendo».
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