Cronaca / Lecco città
Sabato 09 Luglio 2016
Poste, i disagi arrivano dal prefetto
Sindacati tranne Cgil hanno incontrato ieri mattina Liliana Baccari per sottoporre la questione tagli Cinquanta portalettere in meno e caos organizzativo, in via Lamarmora montagne di corrispondenza da evadere
I disservizi postali finiscono sul tavolo del prefetto.
Ieri mattina una delegazione dei sindacati del comparto ha incontrato il prefetto Liliana Baccari per spiegare la confusione in cui versa il servizio di recapito, ma anche quello di smistamento e in generale gli uffici del territorio.
Le istanze dei lavoratori
A portare le istanze dei lavoratori, e dei cittadini che stanno vivendo un momento di disagio con la corrispondenza ricevuta in largo ritardo c’erano Antonio Pacifico della Cisl, Giusy de Marco della Confsal e per la Uil Vito de Rose.
Assente la Cgil che a Lecco, a differenza che sul resto del territorio va da sola.
«La Cgil ha deciso di staccarsi dalla protesta che stiamo portando avanti e di proseguire con delle proprie iniziative, non ne capiamo il motivo visto che in tutto il resto d’Italia si lavora uniti, considerato che i problemi sono gli stessi - dice Antonio Pacifico -. Ieri mattina il prefetto è stato molto disponibile, ha raccolto la documentazione da noi portata, e si è resa disponibile a darsi da fare».
Con la revisione del recapito e la consegna a giorni alterni, tra Lecco città e il territorio sono stati «cancellati cinquanta posti di lavoro nel settore di recapito, gettandolo nel caos organizzativo più assoluto, peggiorando il servizio alla cittadinanza che deve restare universale - prosegue Pacifico -, i lavoratori sono privi di strumenti e mezzi, oberati di giacenze e privi di programmi di sviluppo a lungo termine. Nell’accordo nazionale del 25 settembre dello scorso anno, l’Azienda assicurava la permanenza di tutta la forza lavoro in essere in ogni Centro prima della riorganizzazione per un mese, al fine di aiutare la prima fase di implementazione, ma così non è stato e la gran parte dei Ctd, ovvero addetti con contratto a tempo determinato, non sono stati riconfermati quando il contratto è scaduto».
All’ufficio di smistamento di via Lamarmora «ci sono montagne di corrispondenza da evadere che rischia di restare lì ferma per tempo - prosegue Pacifico -. Pile di corrispondenza destinata ad aumentare. Lecco è stata divisa in tredici macro zone, su cui operano una ventina di postini, di questi tre fanno la linea “grandi utenze”, altri tre sono plus ovvero sopperiscono nei giorni di non consegna portando lettere e raccomandate, altro problema è il cambio degli orari. I postini iniziano a lavorare un’ora dopo rispetto al passato, in una fascia oraria differenziata tra le 8 e le 9, e di conseguenza escono per le consegne oltre un’ora dopo. Arrivano dai commercianti quando le attività sono già chiuse e negli uffici quando già è tempo di pausa pranzo. Da parte degli utenti è un susseguirsi di lamentele».
Lunedì nuovo presidio
Lunedì pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30, i sindacati organizzeranno un presidio davanti alla prefettura per sensibilizzare cittadinanza ed istituzioni.
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