Ponti e viabilità, primo accordo tra Lecco e i Comuni del circondario

Lecco

C’è una bozza di accordo tra sindaci del circondario lecchese e amministrazione provinciale sulla lista di richieste da sottoporre ad Anas e Regione Lombardia per migliorare la viabilità locale. È quanto emerge dalla conferenza dei sindaci del lecchese riunitasi mercoledì scorso, a cui ha partecipato anche Mattia Micheli, vicepresidente della Provincia di Lecco con delega alla viabilità. Il punto di partenza, su cui tutte le parti si sono dette d’accordo, è l’adeguamento dello svincolo di Pescate, indispensabile per rendere percorribile in entrambi i sensi il futuro quarto ponte. Secondo la proposta presentata da Anas agli enti locali in autunno, l’opera richiede un investimento da almeno 18 milioni di euro e 14 mesi di cantiere.

“Ho chiesto – commenta Dante De Capitani, sindaco di Pescate – che Anas si faccia carico innanzitutto dello svincolo che porta dalla rotonda di via Roma al ponte Manzoni, oggi di nostra competenza, e poi di un ridisegno complessivo della stessa rotatoria. Oggi quello snodo non sarebbe in grado di accogliere i volumi di traffico derivanti da un quarto ponte a due corsie”. In generale De Capitani si dice soddisfatto dell’esito dell’assemblea, anche perché è stato ribadito nuovamente un aspetto per lui fondamentale: via libera all’adeguamento dello svincolo ma mantenendo intatto il collegamento tra Pescate e la ss36. Rampa che, per altro, secondo la proposta di Anas dovrebbe comunque essere demolita e ricostruita ad una quota più alta.

Soddisfazione anche da parte di Michele Peccati. “È stato un incontro positivo. – sottolinea il primo cittadino malgratese – Per la prima volta tutti i comuni si sono seduti intorno ad un tavolo per valutare l’impatto complessivo delle scelte sulla viabilità”. A Malgrate il problema principale è l’immissione sulla rotonda del Kennedy per chi arriva dal lungolago, oggi pericolosa. “La soluzione migliore – spiega Peccati – è creare una nuova rotatoria al posto del semaforo in località Fabusa. Questo permetterebbe a chi arriva dal nostro lungolago di utilizzarla per tornare indietro e andare verso Lecco o Pescate. In aggiunta, i residenti del quartiere Fabusa che vogliono andare a Lecco non dovrebbero raggiungere la rotonda dell’Obi. Ciò creerebbe le condizioni per invertire i sensi di marcia sul ponte Kennedy, introducendo le due corsie in uscita da Lecco”. Una modifica, quest’ultima, sostenuta con forza da palazzo Bovara. Lo scorso dicembre, per altro, il Comune di Lecco ha ottenuto un finanziamento regionale da 1.5 milioni per un progetto di gestione dinamica del traffico che, tra le altre cose, prevede il posizionamento sul Kennedy di varchi con semafori ad indicare la direzione attiva delle corsie reversibili del ponte e di via Da Vinci. “La ciclopedonale sul Kennedy? Dipende da quale soluzione tecnica si sceglierà con la Soprintendenza per il passaggio dei tubi del teleriscaldamento” conclude Peccati.

I sindaci e la Provincia si rivedranno tra una decina di giorni. “In quell’occasione – spiega Mattia Micheli, vicepresidente della Provincia – concorderemo la versione definitiva della lettera da mandare a Regione ed Anas. Sottoporremo loro una versione condivisa delle necessità del territorio e ci faremo supportare nello sviluppo degli studi di fattibilità. Il lavoro fatto fino ad ora è positivo: la scelta della Provincia di affrontare la questione degli attraversamenti nella sua complessità, non solo sul quarto ponte a due corsie, è stata apprezzata”.

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