Cronaca / Lecco città
Martedì 29 Marzo 2016
Più facile ristrutturare il condominio
Bonus fiscale a chi non ha reddito
Nella legge di stabilità è previsto uno sconto Irpef per lavori di riqualificazione energetica
L’iter per ottenere la detrazione viene avviato dal sì dell’assemblea dei proprietari
Con la legge di Stabilità per il 2016 arriva un altro incentivo dedicato alla casa. Si tratta dell’estensione ai cosiddetti “incapienti” fiscali della possibilità di detrarre dall’Irpef il 65% del costo sostenuto per lavori condominiali di riqualificazione energetica.
Una misura che va incontro a chi sta nella “no tax area” , lavoratori dipendenti a basso reddito e pensionati, che non avendo all’atto della denuncia redditi alcuna Irpef da pagare non potrebbe detrarre nulla. Ora invece può accedere allo sconto cedendo il credito al fornitore (azienda edile e professionisti) a titolo di pagamento parziale delle opere realizzate nelle parti comuni dell’edificio.
L’Agenzia delle entrate ha appena spiegato come fare per accedere al beneficio. Si inizia con un’assemblea di condominio da cui con l’approvazione dei lavori deve risultare anche la scelta di cedere il credito, oppure il diretto interessato invia richiesta all’amministratore che la inoltra ai fornitori. Questi devono accettare formalmente la cessione del credito a titolo di pagamento.
La trafila sarà sempre gestita dall’amministratore che a fine corsa (31 marzo 2017) dovrà trasmettere all’Agenzia delle entrate tutti i dati, dal totale della spesa sostenuta per la riqualificazione energetica su parti comuni all’elenco dei bonifici per i pagamenti, ai dati dei condomini che hanno ceduto il credito con i singoli importi, fino ai dati dettagliati sui fornitori.
Una buona dose di burocrazia, certo utile anche ai controlli, tuttavia per la vicepresidente nazionale degli amministratori di condominio di Anaci, Rosaria Molteni, si tratta di una «misura favorevole alle persone con problemi di capienza fiscale. È un modo - afferma Molteni - per permettere loro di recuperare comunque lo sconto di Stato sui lavori di riqualificazione energetica considerando che in quasi ogni condominio ci sono persone che ne beneficerebbero, in primis quegli anziani che hanno la sola pensione di vecchiaia e dichiarano tutto alla fonte e che, pur essendo proprietari di abitazione, al momento di tirare le somme della denuncia redditi non hanno Irpef da pagare dalla quale detrarre gli importi dei bonus».
La procedura per attivare il meccanismo è piuttosto complicata, carica di burocrazia. «Di certo - afferma Molteni - per noi aumenterà il carico di lavoro, come sempre. Spesso - aggiunge - i nostri clienti non riescono ad entrare nel merito dell’enorme attività che compete agli amministratori, perciò stiamo per far partire una campagna informativa sulle ultime novità di legge allo scopo di far capire quanto sia importante scegliere amministratori che abbiano tutti i nuovi requisiti richiesti per operare seriamente». Si tratta delle due leggi con cui dal 2012 (legge 220) sono definiti i requisiti per svolgere la professione e dal 2014 (con la legge n.140) viene imposto l’aggiornamento annuale con esame finale. Altrimenti non si possono amministrare condomini. «Il pubblico - conclude Molteni - non ne è a conoscenza e spesso sceglie un amministratore solo in base al costo».
L’analisi di Marco Bandini, presidente di Anaci Lecco, concorda con quella di Rosaria Molteni: «Da parte degli amministratori - afferma Bandini - c’è un aumento degli adempimenti per una soluzione che tuttavia vediamo sotto diversi aspetti. La nuova disposizione - aggiunge Bandini - tutela le fasce deboli, garantendo loro la possibilità di usufruire della detrazione mediante un minore esborso economico al momento del pagamento, perciò rende più appetibile a questi soggetti gli interventi di riqualificazione delle parti comuni, con beneficio indiretto di tutti i condomini. ricordo che fino al 2015 per i soggetti no tax, tale detrazione andava a tutti gli effetti persa, negli anni in cui non vi era imposta a debito, non essendovi alcun modo per chiederla a rimborso. È un piccolo passo avanti».
Sull’impatto dell’operazione nel Lecchese Bandini aggiunge che «in una situazione come l’attuale in cui molti soggetti hanno perso il lavoro, o hanno visto diminuire il proprio reddito, gli incapienti fiscali sono sempre più numerosi, come sono sempre più numerosi gli inquilini morosi o che hanno difficoltà nel pagare le spese condominiali. E’ evidente che tale situazione si ripercuote anche sugli altri condomini».
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