Cronaca / Lecco città
Giovedì 30 Marzo 2017
Più attenzione ai lavoratori
anche nei contratti nazionali
Confartigianato Lecco annuncia un programma in favore del welfare territoriale e anche aziendale
Una tendenza che sta prendendo sempre più piede anche negli accordi di rinnovo di contratti nazionali di lavoro per diverse categorie.
Il 27 marzo Confartigianato Lecco ne ha parlato in una conferenza che ha visto fra gli altri anche la partecipazione di Giuseppe Roma, sociologo ed ex direttore generale del Censis.
All’incontro nella sede dell’associazione in via Galilei hanno preso parte anche Mario Vadrucci, direttore generale del patronato Inapa Confartigianato, Angelo Carrara, della giunta nazionale di Confartigianato, Daniele Riva e Vittorio Tonini, rispettivamente presidente e segretario generale dell’associazione lecchese.
L’impegno dell’associazione per il welfare territoriale parte dalla rilevanza data alle sistematiche rilevazioni del Censis che di anno in anno mostrano un allargamento della platea di nuovi poveri e dalle conseguenze sulla tenuta socioeconomica del Paese. «Riscontriamo sempre maggiori nuovi bisogni che vanno oltre la sfera di attività dell’impresa – afferma Daniele Riva -. E’ in atto una domanda di welfare che comprende lavoratori, famiglie e cittadini. Abbiamo bisogno di una forte spinta sul piano culturale ancor prima che organizzativo”, e perciò nell’incontro di lunedì scorso è stato presentato il progetto “Nuovo Sociale”, destinato alle imprese e a dirigenti dell’associazione, promosso da Confartigianato a livello nazionale a cui aderisce anche Confartigianato Lecco.
Un progetto nazionale che dà attenzione agli aspetti sociali delle aziende, da mettere in rete con altre forze del territorio per progetti in collaborazione tra pubblico e privato. Inizia dunque ora “una riflessione - ha detto Riva - su come approntare opportuni servizi e iniziative in provincia di Lecco”. Si lavorerà su due filoni: il welfare dei servizi e quello dei benefit.
In provincia di Lecco, ha ricordato Tonini, sono circa 8.000 le imprese artigiane iscritte in Camera di Commercio, con una media di tre addetti ciascuna. In totale, 24.000 persone che, “considerando anche i rispettivi famigliari, creano una platea potenziale - spiega Tonini - di circa 60.000 persone investite da questioni di welfare. E’ la base su cui - aggiunge Tonini - nel 2017 avvieremo a Lecco progetti concreti che tengano conto anche delle buone pratiche di alcune nostre aziende».
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