Cronaca / Lecco città
Giovedì 26 Aprile 2018
Piccoli lavori edili
Non servono permessi
Pubblicato un elenco con 58 opere per le quali non serve la comunicazione al Comune. Gli artigiani: «Così si valorizzano gli immobili»
Da lunedì scorso per piccoli interventi edili in casa e all’esterno non serve più fare la comunicazione al Comune.
Anche se è arrivato con 15 mesi di ritardo sul previsto, il nuovo alleggerimento burocratico è accolto con favore dai rappresentanti artigiani delle costruzioni.
In sostanza la novità sta nella pubblicazione di un “glossario unico per l’edilizia libera”, elenco di 58 opere, fra cui diverse di un certo impatto anche economico, realizzabili senza comunicazioni o permessi. Un elenco che vale già su tutto il territorio nazionale, visto che non serve l’adozione da parte delle regioni.
Dal rifacimento di pavimentazioni alla messa a norma di diversi impianti, all’installazione di pannelli solari fuori dai centri storici sono solo alcuni interventi per i quali si potrà procedere senza titoli abilitativi né “Cila” (la comunicazione di inizio lavori) o “Scia” (la certificazione certificata di inizio attività).
«Come categoria abbiamo seguito la nuova normativa sull’edilizia libera, che avrebbe dovuto essere già operativa da febbraio 2017. Fino a ieri anche solo per sostituire una finestra era richiesto un certo impegno burocratico, ora questo vincolo cade purché per i lavori inclusi nel glossario si proceda senza cambiare gli standard preesistenti», ci dice Arnaldo Redaelli, che oltre ad essere presidente degli edili di Confartigianato Lecco presiede anche l’Anaepa, che associa 63mila artigiani edili di Confartigianato nazionale.
Per Redaelli si tratta di «un’ottima possibilità – afferma – anche per lavori importanti, fra cui la sistemazione dei tetti, che possono ora essere tolti, soggetti a interventi di isolamento e ricoperti senza chiedere alcun permesso purché, lo ripeto ma è un dato importante, nel rispetto delle caratteristiche precedenti. Stiamo parlando di un intervento, quello per i tetti, molto frequente dal punto di vista dell’efficienza energetica. Senza dubbio ora per le nostre imprese e per i nostri committenti lavorare diventa più facile. Si sa – aggiunge – che quando si devono chiedere permessi il fai da te burocratico non funziona: serve allegare piccoli schemi, mappe disegnate per le quali è necessario rivolgersi a dei professionisti. Probabilmente – aggiunge – a loro questa novità piacerà un po’ meno che a noi, ma evidentemente il legislatore ha pensato a un intervento di ri-valorizzazione del nostro grande patrimonio immobiliare». La nuova misura aiuta dunque ad evitare il deprezzamento degli immobili e agevola i piccoli interventi di manutenzione .
A dirsi soddisfatto è anche Emilio Scalise, rappresentante della Cna Costruzioni per Lecco: «È una norma che toglie di mezzo tante perdite di tempo che spesso ricadono sull’impresa a cui il committente delega quasi sempre anche una certa parte burocratica. La mia azienda fa lavori di imbiancatura interna ed esterna, quindi la cosa ci riguarda. Ma mi sono confrontato anche con qualche nostro associato che fa piccole ristrutturazioni interne, che ora accolgono con favore questa novità, anche se non ci aspettiamo che faccia aumentare il lavoro».
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