Cronaca / Lecco città
Martedì 28 Marzo 2017
Piccoli agricoltori crescono
Lecco riscopre la terra
La Provincia di Lecco riscopre le potenzialità dell’impresa agricola: cinquanta aziende in più
Boom agricolo in Provincia di Lecco: mentre nel resto della Regione il comparto perde colpi (e aziende in quantità), sul nostro territorio le attività aumentano in modo sensibile.
È un dato in controtendenza importante quello rilevata dalla Camera di Commercio di Milano e da Coldiretti riguardo l’andamento dell’agricoltura in Lombardia, indice di una situazione che si è delineata ormai da qualche anno, con il ritorno – acuitosi negli anni della crisi economica più profonda – alla coltivazione e all’allevamento.
Il calo, in Regione, è infatti diffuso, tanto che a fine 2016 si contavano 438 aziende in meno rispetto all’anno precedente (-0,9%), su un patrimonio complessivo costituito da 47.237 realtà che danno lavoro a 61mila addetti.
Il saldo è dato dalla differenza tra le 1.542 iscrizioni al Registro delle imprese e le 2.025 cessazioni, concentrate in modo particolare nelle province di Brescia (444 chiusure), Pavia (296) e Mantova (280). Lecco, invece, registra l’unico saldo positivo (+2,2%), in una situazione generalizzata nella quale a non andare in passivo sono soltanto Sondrio (assoluta parità) e Varese (+0,2%). Nella nostra Provincia, infatti, sono nate nel 2016 ben 48 nuove aziende agricole, che hanno portato il totale a 1.121 (l’anno scorso erano attive 1.097).
Un saldo positivo di 24 unità che si riflette anche sull’occupazione, considerato il fatto che gli addetti sono passati da 1.158 a 1.186 (28 lavoratori in più, +2,4%).
«Si tratta di un trend storico di aggregazione e riduzione – spiega Giovanni Benedetti, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano e direttore della Coldiretti Lombardia –. Il contesto economico non sempre brillante, oltre a un processo di consolidamento e fusione, ha portato a una diminuzione del numero delle aziende.
Ma al tempo stesso si sono liberate energie e idee nuove, con l’ingresso di giovani e anche di qualche straniero». Infatti, le imprese giovani sono aumentate del 2,9% arrivando a quota tremila, mentre quelle guidate da stranieri hanno registrato un incremento del 5% con 645 realtà in tutta la regione.
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