Cronaca / Lecco città
Lunedì 26 Marzo 2018
Piccola velocità: dopo 33 anni
si cerca l’intesa con le Ferrovie
Il sindaco Brivio incontra Marzano, direttore delle Fs
È un’area strategica per lo sviluppo del campus e di tutta la città
Piccola velocità, è arrivato il momento della svolta? Nei prossimi giorni, il sindaco Virginio Brivio incontrerà infatti i vertici delle Ferrovie dello Stato per cercare di risolvere definitivamente una pratica aperta ormai da oltre trent’anni.
L’appuntamento, inizialmente programmato per le passate settimane, è stato rinviato per cause di forza maggiore. Il primo cittadino si sarebbe infatti dovuto vedere con il direttore compartimentale infrastruttura di Rfi, Michele Marzano, a fine gennaio, ma il tragico deragliamento di Pioltello (che il 25 gennaio costò la vita a tre persone) impose un rinvio del vertice, riprogrammato per i giorni successivi alla prossima Pasqua.
«Avevamo l’appuntamento due o tre giorni dopo l’incidente ferroviario di Pioltello, ma ovviamente è stato sospeso – ha evidenziato Brivio -. Lo abbiamo riprogrammato dopo Pasqua».
Nell’occasione, dunque, le parti – specialmente il sindaco – cercheranno di gettare le basi su cui chiudere il cerchio di una vicenda che risale ormai a 33 anni fa.
Era il 1985, infatti, quando l’allora amministrazione comunale e le Ferrovie dello Stato si accordavano per permutare da un lato l’area della Piccola, usata solo come parcheggio e per il mercato due volte la settimana; dall’altro il comparto del Bione, nel quale Fs e le varie società del suo gruppo hanno negli anni realizzato opere e migliorie.
Proprio questo è uno dei nodi da sciogliere: il Comune in questi tre decenni abbondanti non è mai entrato realmente in possesso dell’area, usata marginalmente. Quindi, come già ribadito in più occasioni da Brivio, la differenza di valore delle due proprietà oggetto dello “scambio” dovrebbe compensarsi – almeno per una buona parte – con il reddito ricavato dalle Ferrovie con l’utilizzo pieno di questi decenni.
Dunque, negli ultimi trent’anni le due aree oggetto dello scambio sono state oggetto di criteri differenti, con l’area della Piccola utilizzabile solo parzialmente dall’ente locale, che invece vorrebbe poterne disporre liberamente proprio per le potenzialità che la caratterizzano (e sulle quali sono stati coinvolti anche gli studenti del Politecnico, che hanno realizzato una serie di interessanti progetti).
Un passo avanti si è registrato, lo scorso anno, quando le società del gruppo Fs hanno accettato di sedersi al tavolo e avviare una discussione concreta sull’argomento. Il quadro, infatti, è complicato da un aspetto preciso: Rfi è la società di Fs che utilizza l’area del Bione, mentre Fs Logistica è quella che detiene la proprietà della Piccola. Serve quindi un accordo a tre per sfilarsi da questa incancrenita situazione. L’incontro dei prossimi giorni potrebbe (si spera) essere decisivo in questo senso.
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