Per il settore immobiliare lecchese
nel 2023 compravendite in calo del 9,6%

I dati sono stati diffusi in occasione della presentazione del progetto Ca’ del Lario, nato su iniziativa di Costruzioni Edili Sangiorgio, progettato da Tecnostudio e promosso da Compagnia Immobiliare Italiana in collaborazione con Tecma Solutions

A Lecco, il settore immobiliare, pur mantenendo una buona salute, nel 2023 ha visto una diminuzione delle compravendite, con una flessione del 9,6 per cento. In generale, in Italia, la flessione è pari al -7,2 per cento all’inizio del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023. Sono i risultati dell’analisi condotta dall’Ufficio Studi di Compagnia Immobiliare Italiana, esaminando i dati disponibili fino al primo trimestre dell’anno in corso.

In particolare, a Lecco il calo del 2023 si pone in contrasto con l’impulso transattivo che aveva raggiunto il suo apice nel 2022, con 737 unità vendute. Le dimensioni più vendute sono state tra i 50 e gli 85 metri quadrati (34,5 per cento) e tra gli 85 e i 115 metri quadrati (31,1 per cento), con un prezzo medio cittadino che ha andamenti annuali altalenanti e che nel 2023 evidenzia una crescita dell’1,45 per cento.

Non dappertutto, però, la situazione di flessione è la medesima: la zona OMI C3 della nostra città, infatti, sede del progetto Ca’ del Lario, ha raggiunto l’anno scorso il record storico di vendite. Il progetto, nato su iniziativa di Costruzioni Edili Sangiorgio, progettato da Tecnostudio e promosso da Compagnia Immobiliare Italiana in collaborazione con Tecma Solutions, rappresenta oltre il 40 per cento dell’assorbimento annuale medio di zona, complessivo tra case nuove e usate.

Un dato in controtendenza, dunque, per l’iniziativa, situata in una zona semi-centrale, in via Belfiore, e che sorge su quella che un tempo era l’area Pagani. In generale, nel mese di maggio 2024, nella zona di Castello, Olate, Acquate e San Giovanni è stata registrata la richiesta più alta per immobili in vendita, mentre nella zona del centro e a Pescarenico la richiesta più bassa. «Il progetto Ca’ del Lario rappresenta un esempio di successo non solo di vendite, ma anche per stile architettonico e qualità edilizia – osserva Luca Sangiorgio, presidente del Cda di Progetto 2021 Srl, promotore dell’iniziativa – Grazie a Compagnia Immobiliare Italiana, abbiamo analizzato le richieste del mercato, per poterle calare in concreto nel progetto».

Ca’ del Lario prevede la realizzazione di quattro palazzine di sei piani più due interrati, per un totale di 120 appartamenti, tra bilocali, trilocali, quadrilocali e attici: «Dal punto di vista del costruito, siamo quasi alla metà – fa sapere Luca Sangiorgio – C’è una parte commerciale, con il supermercato con parcheggi sotterranei che è già operativo da un anno, e poi le quattro palazzine residenziali da 27 appartamenti l’una. Una palazzina è già stata consegnata alla fine dell’anno scorso, la seconda è in consegna alla fine dell’anno. Sono partiti i lavori per la realizzazione del terzo lotto e poi si proseguirà con il quarto, con gli edifici in consegna tra il 2026 e il 2027. Quanto al venduto, siamo a un buon 60 per cento», chiosa.

«Le caratteristiche del mercato immobiliare lecchese sono comunque positive – evidenzia Mario Sangiorgio –. Chiedono che ci sia una risposta al troppo tempo in cui la crisi dell’edilizia, tra il 2010 e il 2020, ha un po’ bloccato lo sviluppo della città. Fortunatamente, noi abbiamo incrociato questo tipo di richiesta e stiamo pian piano cercando di assecondare questo mercato, che ha ottime previsioni anche per i prossimi due anni».

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