Papa Francesco e il legame con i Promessi Sposi: «Manzoni cantore delle vittime e degli ultimi»

Lecco

Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco ha spesso voluto citare i Promessi Sposi come lettura fondamentale. Il Santo Padre non ha, infatti, mai nascosto il suo amore per l’opera Manzoniana.

Fra i discorsi durante i quali si è maggiormente soffermato sul romanzo simbolo della nostra città ve n’è uno del 2015 durante una meditazione sul fidanzamento.

In questa occasione ha addirittura definito il romanzo di Alessandro Manzoni come un “capolavoro sul fidanzamento”.

Tre volte

Una prima citazione dell’opera che vede protagonisti Renzo e Lucia, Papa Francesco la fece già nel 2013, soltanto pochi mesi dopo la sua elezione a successore di Pietro, in una intervista rilasciata ad Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica.

In quel passaggio Bergoglio si era così espresso: «Ho letto il libro I promessi sposi tre volte e ce l’ho adesso sul tavolo per rileggerlo. Manzoni mi ha dato tanto. Mia nonna, quand’ero bambino, mi ha insegnato a memoria l’inizio di questo libro: ‘Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti».

Altri particolari sono stati rivelati da Stefania Falasca, giornalista amica di papa Bergoglio, in un editoriale su Avvenire dello stesso anno: «Le pagine dei Promessi Sposi le ho lette e rilette tante volte. Soprattutto i capitoli in cui si parla del cardinale Federigo Borromeo, le pagine dove viene descritto l’incontro con l’Innominato. E poi c’è l’incontro tra i due. Il cardinale Federigo gli andò incontro e l’Innominato, come vinto da quell’impeto di carità, si abbandona a quell’abbraccio».

Pochi mesi più tardi, il 14 gennaio 2014, ricevendo in udienza il vescovo Anthony Palmer, responsabile ecclesiastico internazionale delle Chiese Evangeliche Episcopali, il Papa in un videomessaggio, riferendosi all’unità dei cristiani, affermò: «Dice uno scrittore italiano famoso, il Manzoni, in un romanzo, un uomo semplice del popolo dice questa frase: “Non ho trovato mai che il Signore abbia incominciato un miracolo senza finirlo bene”».

E nell’udienza generale del 27 maggio 2015 dedicata ai fidanzati, non ha mancato di fare un riferimento all’opera di Manzoni: «Voi italiani, nella vostra letteratura avete un capolavoro sul fidanzamento. È necessario che i ragazzi lo conoscano, che lo leggano».

Il messaggio

E ancora, Papa Francesco ha definito Manzoni in occasione del 150° anniversario della morte come «Cantore delle vittime e degli ultimi». Parole, le prime pronunciate, dopo la recita del Regina Caeli della domenica.

«Le vittime e gli ultimi - disse il Papa - sono sempre sotto la mano protettrice della Provvidenza divina, che “atterra e suscita, affanna e consola”. E inoltre “sono sostenuti anche dalla vicinanza dei pastori fedeli della Chiesa, presenti nelle pagine del capolavoro manzoniano».

Sempre in quella occasione Bergoglio qualificò l’autore de I Promessi Sposi come «una delle figure più alte della letteratura»

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