Palazzina abusiva alla Piccola: il caso in Commissione

La palazzina di Linee Lecco “abusiva” arriva in commissione a Lecco. Martedì 2 luglio, a partire dalle 18, diversi consiglieri comunali si ritroveranno a Palazzo Bovara per discutere di una vicenda che ha complicato ulteriormente i rapporti tra il comune di Lecco e la società che gestisce il trasporto pubblico.

«Abbiamo richiesto noi questa commissione, – commenta Simone Brigatti di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più – altrimenti l’amministrazione sarebbe rimasta in silenzio come ha fatto negli ultimi mesi, nonostante le nostre sollecitazioni. Auspichiamo la presenza di Linee Lecco, visto che si parla di un possibile spreco di risorse pubbliche».

Al centro del contendere, lo ricordiamo, c’è l’edificio situato all’ingresso del parcheggio della Piccola, inaugurato all’inizio dello scorso anno e destinato ad ospitare la dataroom da cui il personale di Linee Lecco avrebbe portato avanti la gestione di tutti i parcheggi a pagamento della città di sua competenza. A fine maggio, la giunta di Mauro Gattinoni ha annullato i provvedimenti con cui, due anni prima, la stessa giunta aveva approvato la realizzazione di questa struttura affermando che all’epoca era stato commesso un errore nell’iter autorizzativo.

La delibera di giunta è stata adottata senza informare preventivamente Linee Lecco, società partecipata al 100% dal comune. Dopodiché, nel rispetto delle normative, lo scorso 19 giugno Palazzo Bovara ha emesso un’ordinanza in cui ha formalmente richiesto a Linee Lecco di abbattere quella palazzina, realizzata senza le necessarie autorizzazioni e quindi “abusiva”. A dieci giorni dall’uscita del provvedimento, Linee Lecco non rilascia commenti ufficiali poiché sarebbero ancora in corso degli approfondimenti legali. Tuttavia, secondo quanto è stato possibile apprendere, la società sarebbe intenzionata a ricorrere al Tribunale amministrativo contro l’ordinanza di Palazzo Bovara al fine di difendere la bontà del proprio operato. Un gesto che, se dovesse essere confermato, sancirebbe un’ulteriore frattura tra il comune e Palazzo Bovara. Peraltro, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, quella palazzina continuerebbe a rimanere chiusa e inutilizzata. Questo rebus ha anche un risvolto economico: l’edificio in questione, infatti, è costato circa 300mila euro e figura tutt’ora nel bilancio di Linee Lecco come parte del patrimonio. Se, per un qualunque motivo, la struttura dovesse alla fine essere abbattuta, il bilancio della società andrebbe in perdita. Non a caso, lo scorso 26 giugno l’assemblea dei soci di Linee Lecco, partecipata al 100% da Palazzo Bovara, avrebbe richiesto ulteriori approfondimenti prima di procedere all’approvazione del bilancio.

In tutto questo, i dipendenti della società sono sempre più irrequieti. «Di fronte – fa sapere la Cgil - alle continue richieste di spiegazioni che riceviamo da parte dei lavoratori in merito alla reale situazione in cui verte l’azienda, siamo intenzionati a chiedere un incontro all’amministrazione comunale per capire come verranno tutelati i dipendenti della partecipata e per comprendere in modo chiaro e definitivo quali sono le azioni che si intendono portare avanti per risolvere le criticità ormai sotto gli occhi di tutti. Ci auguriamo che il sindaco accolga la nostra richiesta in tempi rapidi».

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