Cronaca / Lecco città
Domenica 15 Novembre 2015
«Padre Gianola
Un dono per tutti
con tratti di santità»
La cerimoniaIl cardinale Angelo Scola ha ricordato
il missionario lecchese a 25 anni dalla sua morte
«Una vita di solitudine ma positiva, in cerca di Dio»
A 25 anni di distanza dalla sua morte il ricordo e soprattutto l’affetto per la sua figura non sono scemati. Anzi. Dopo 25 anni e dopo una nottata di paura e sgomento che tutta Europa ha vissuto sulla sua pelle il, messaggio che ci ha lasciato rimane ancora più forte: di fede, amore e apertura verso il prossimo.
Le celebrazioni per il 25esimo anniversario della morte di padre Augusto Gianola, missionario lecchese morto nel 1990, si sono concluse ieri mattina con la presenza a Lecco del cardinale Angelo Scola che ha voluto ricordare l’amico con una messa molto partecipata e poi visitando la mostra fotografica allestita a Palazzo Bovara.
Nella omelia nella basilica di San Nicolò il Cardinale ha voluto rimarcare quanto ci possa essere di aiuto in questo momento la vita di Gianola: «La sua è stata una vita di solitudine, ma di solitudine positiva, non negativa come la intendiamo noi. Era una solitudine alla ricerca costante di Dio, dell’infinito, del compimento di sé. Padre Gianola è cresciuto in questa terra come noi, arriva da questo territorio. Sì, il mondo in cui lui è cresciuto e si è formato è profondamente differente da quello di oggi, ma la sostanza non cambia, cambia solo la forma. Come ha fatto lui dobbiamo correre anche noi verso il volto di Dio».
Padre Gianola trascorse 27 anni in missione nel profondo dell’Amazzonia brasiliana a servizio degli ultimi, in uno stile di totale condivisione, è stato un vero esempio per migliaia di fedeli. Una figura che sicuramente sarebbe senza ombra di dubbio molto apprezzata anche da Papa Francesco.
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