Cronaca / Lecco città
Sabato 06 Giugno 2020
Origine del latte in etichetta
«Tutela i prodotti lecchesi»
L’Ue conferma l’obbligo, per la Coldiretti un risultato importante che garantisce le produzioni di burro, yogurt e formaggio
Resta obbligatoria fino a dicembre 2021 l’indicazione d’origine in etichetta per burro, yogurt e formaggi, e si tratta di “un risultato importante che salvaguarda la peculiarità del comparto lattiero caseario lariano, italiano e lombardo, ma anche il diritto di trasparenza e corretta informazione per i consumatori” commenta Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco.
In concreto, la Commissione europea ha lasciato scadere il cosiddetto “periodo di stand still” – letteralmente “stai fermo” – vale a dire il periodo di sospensiva di 90 giorni entro il quale il Governo europeo avrebbe potuto fare apposizione al nuovo decreto inviato in bozza a Bruxelles, lo scorso febbraio, dal governo italiano.
Tutti i prodotti della filiera lattiero casearia, così importanti per l’economia del territorio lariano, restano quindi identificabili: una boccata d’ossigeno molto importante per il comparto del comprensorio, “che durante il periodo del lockdown ha rimarcato, ancora una volta, la sua strategicità nell’assicurare regolari rifornimenti a tutti i canali di distribuzione”: latte e formaggi sono stati, peraltro, tra i prodotti più richiesti dai cittadini nel “carello della spesa” durante le settimane di isolamento forzato.
«È un settore che va difeso con ogni mezzo, in primis da ogni tentativo di speculazione: ricordiamo che quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado. Peraltro, lo sforzo degli allevatori per garantire l’approvvigionamento in queste settimane è grandissimo. Il latte viene regolarmente munto e ritirato tutte le notti, alle 4 del mattino il prodotto arriva all’impianto di trasformazione. E’ un sistema che non si è fermato, nemmeno durante le prime settimane dell’emergenza».
Il mantenimento dell’etichettatura obbligatoria, continua Trezzi, «va quindi nella giusta direzione di informazione, valorizzazione e sostegno dei prodotti agroalimentari italiani. Vincono la trasparenza e la possibilità data ai consumatori di conoscere il Paese di origine mungitura del latte e, di conseguenza, dei derivati. In un momento particolare e difficile per l’economia, dovuto all’emergenza sanitaria è ancor più importante portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza».
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